Denari sul Nuovo Tardini: "Si sta per scrivere un risultato storico. Sarà il primo stadio inclusivo d'Europa"

11.06.2024 18:21 di  Tommaso Rocca   vedi letture
Denari sul Nuovo Tardini: "Si sta per scrivere un risultato storico. Sarà il primo stadio inclusivo d'Europa"

Franco Denari, che è stato a capo del nuovo progetto Tardini, ha rilasciato un'intervista quest'oggi ai microfoni di Tuttosport. Il tema dell'intervista è stato ovviamente il nuovo Tardini, un progetto di cui Denari parla con grande orgoglio: "Si sta per scrivere un risultato storico. Voglio sottolineare il grande lavoro dell’avvocato Marco Monaco dello studio Nctm e del team legale, esperti della nuova Legge Stadi, e di Emilio Faroldi, pro rettore e professore del Politecnico di Milano che è stato mio mentore nel capire le funzionalità degli stadi in Italia. Hanno avuto un ruolo fondamentale. Così come lo studio Zoppini per la progettazione. Abbiamo ottenuto le certificazioni autorevoli di Deloitte e Pwc, oltre all’approvazione all’unanimità del Coni. Sintomo che abbiamo costruito un piano solido e uno stadio che vive già nel futuro". 

Che ruolo ha avuto la politica nel vostro percorso? 
"Il nostro ‘viaggio’ è stato veloce e brevissimo, se si considera che in appena due anni siamo alla Conferenza decisoria. E nel mezzo c’è stato anche un cambio di Giunta. Ringrazio Pizzarotti e il sindaco attuale, Michele Guerra, che ha colto l’essenza e il valore dell’unicità di questa opera e l’ha portata avanti con lungimiranza. Il dialogo fra pubblico, privato e istituzioni, in un’epoca di deumanizzazione, è la chiave del successo. Guerra ne ha parlato in Europa e recentemente ha ricevuto i complimenti del ministro Abodi, che ci segue con la massima attenzione. Anche il presidente dell’Emilia Romagna, Bonaccini, osserva con interesse. Sarebbe un’eccellenza per la Regione avere due stadi di proprietà nel giro di pochi chilometri. Ma c’è un altro motivo di orgoglio". 

Quale? 
"Sarà il primo stadio inclusivo d’Italia e d’Europa. Lo abbiamo progettato affinché siano eliminate le zone ‘ghetto’. Avrà una capienza inferiore all’attuale (21mila posti), ma con sedute più larghe e spaziose per permettere alle persone autonome e, soprattutto non autonome, di potersi scegliere il posto preferito. Lo spettacolo deve essere per tutti: tifosi, famiglie, disabili, uomini, donne, bambini, turisti. Senza distinzione e preclusioni. Con l’implementazione del fotovoltaico il Tardini sarà a impatto zero e nascerà una comunità energetica per l’intera cittadinanza. Parma rappresenta un progetto sostenibile e avanguardista in un’epoca di immobilismo". 

Merito della visione delle proprietà Usa? 
"Juventus, Udinese e Sassuolo hanno un marchio italiano e hanno giocato d’anticipo. Significa che le risorse esistono anche qui. Il coraggio e la perseveranza degli investitori stranieri, fra cui Krause che va lodato per questo e per la sua visione, possono risvegliare le coscienze di chi oggi crede meno in questo Paese o addirittura rinunci a perseguire i propri sogni, a causa di una burocrazia complessa e articolata. I club e le amministrazioni pubbliche devono osare di più, perché è necessario rigenerare e riammodernare le infrastrutture attuali per aprire una nuova era con stadi efficienti, accoglienti e remunerativi. La nuova Legge Stadi va approcciata non come un’imposizione sulle amministrazioni, ma come uno strumento che faciliti il dialogo e lo renda produttivo". 

Come riporta il quotidiano, il suo team ha lavorato per portare il progetto definitivo in Conferenza dei Servizi. Se ci sarà l’accordo su concessione e diritto di superficie con la società, il Comune di Parma darà il via libera per il sì finale.