Pellegrino e la chiamata del Parma: “Club dalla grande storia, non ci ho pensato due volte”

05.06.2025 07:57 di  Edoardo Mammoli   vedi letture
Pellegrino e la chiamata del Parma: “Club dalla grande storia, non ci ho pensato due volte”

Nel corso di una lunga intervista ai microfoni di Fox Deportes, l’attaccante crociato Mateo Pellegrino ha raccontato della sua chiamata da parte del Parma: un club con moltissimi argentini nella sua storia, motivo per cui Pellegrino non ci ha pensato due volte. Di seguito le sue parole:

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Raccontami della chiamata del Parma.
“Eravamo nel mercato di riparazione, a metà gennaio, se non sbaglio. Io ero in Argentina, mi stavo allenando con il Velez e il mio agente mi ha detto che il Parma era interessato. Ha attirato subito la mia attenzione perché è un club con una grande storia, in cui sono passati molti argentini e mi sono detto è lì che devo andare. Ho colto l'opportunità con decisione senza pensarci due volte”. 

Quanto deve essere importante giocare nel campionato nazionale e improvvisamente ti si apre una porta in Europa? Come ci sei riuscito? “Indubbiamente, come dici tu, non è affatto facile. Ci vuole molto lavoro, impegno, dedizione, per farsi notare”.

Fortuna?
“Non mi piace dire fortuna, ma è qualcosa. È il timing, come si dice in inglese. Il giusto tempismo, arrivare al momento giusto, nel posto giusto. E io sono arrivato alla Platense, che è stato il club che mi ha fatto fare il salto di qualità. E non è stato facile, perché non ho iniziato bene. I primi sei mesi non sono stati dei migliori. Mi sono fratturato il setto nasale. Niente, in altre parole, non è stato facile. Ma l'anno scorso, il 2024, gli sforzi che avevo fatto, non solo quell'anno, ma per tanti anni, fin da quando ero bambino, hanno cominciato a dare i loro frutti. E poi è stato il club dove ho potuto mettermi in mostra, dove mi hanno visto da qui, da Parma, e mi hanno dato la possibilità di realizzare un sogno, che era quello di arrivare in uno dei grandi campionati d'Europa. Quindi niente, sono molto grato. E come dici tu, è molto importante per noi, soprattutto al giorno d'oggi nel calcio argentino, fare questo salto perché è quello che ti fa crescere nella tua carriera”.

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