Ecco Ordóñez: "E' già tutto firmato, a luglio sarò a Parma. Ho visto le partite negli ultimi mesi"

01.06.2025 19:52 di  Tommaso Rocca   vedi letture
Ecco Ordóñez: "E' già tutto firmato, a luglio sarò a Parma. Ho visto le partite negli ultimi mesi"

Christian Ordóñez è pronto per iniziare la sua avventura a Parma. Lo dichiara lui stesso, ai microfoni di Sabado Velez, ad un mese dal suo approdo Emilia. L'affare sarebbe ormai solo da ufficializzare: l'accordo infatti era già stato siglato e con la salvezza del Parma, il centrocampista classe 2004 diventerà un giocatore crociato: "E' stato già tutto firmato, per cui suppongo di sì. Aspetto solo di andare a Parma, partirò a luglio per l'Italia. L'idea è di viaggiare con la mia famiglia, in modo che anche loro conoscano la città. Sarà la prima volta per tutti, quindi sarà bello farlo assieme. Sono molto contento e molto felice, lo è anche la mia famiglia, mia mamma si è messa a piangere".

L'importanza dell'appoggio della famiglia: "Ogni giorno, alle partite e ad ogni allenamento, quando possono mi accompagnano al campo. Dopo un allenamento difficile, passo del tempo con loro e tutto si risolve. Son sempre stati presenti in ogni momento, poter condividere con loro questa gioia è una cosa bella. Sarà un po' difficile all'inizio, è giunto il momento di lasciarli e intraprendere un percorso da solo, questa sarà la cosa più complicata per me. All'inizio rimarranno un po' con me a Parma". 

I consigli di Pellegrino: "Mi ha detto di imparare la lingua per facilitare l'adattamento. Non è l'unico argentino, ci sono anche Valenti ed Estevez. E' bello e importante sapere che troverò altri argentini, mi daranno una mano".

Sul Parma: "Ho visto le partite, quando non riuscivo guardavo gli highlights. Anche la mia famiglia seguiva, eravamo attenti. Però non ho voluto guardare l'ultima giornata. La squadra che non vedo l'ora di affrontare? In questo momento direi l'Inter. Amici in Italia? Quando Castro (attaccante del Bologna, ndr) ha saputo che sarei venuto a Parma mi ha detto che saremo ad un'ora di distanza, quindi ci potremo vedere". 

Sul rischio di non andare a Parma, in caso di retrocessione, poi scongiurata: "In questi mesi ero tranquillo. Se non si fosse verificata la cessione al Parma, un motivo ci doveva essere. Il trasferimento era stato definito, se fosse saltato sarebbe stato un segno del destino che quella non era la mia strada. Se Dio avesse scelto che questo non era il mio cammino, ci sarebbe stata un'altra direzione: se fosse saltato avrei continuato a lottare qua, ma alla fine è andata a buon fine". 

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