De Siervo (ad Lega Serie A): "Bologna ci insegna che anche piazze come Parma possono tornare al vertice"

06.06.2025 12:54 di  Simone Brianti   vedi letture
Fonte: dall'inviato Tommaso Rocca
De Siervo (ad Lega Serie A): "Bologna ci insegna che anche piazze come Parma possono tornare al vertice"
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Il Festival della Serie A si è aperto anche quest'anno dal ridotto del Teatro Regio e lo ha fatto con un panel d'eccezione con ospiti importanti come il Sindaco Guerra oltre a Manghi della Regione, l'ex Parma Fabio Cannavaro e l'ad della Lega Serie A, Luigi De Siervo, il tutto moderato da Lorenzo Dallari. Proprio l'ad della Lega è intervenuto nel corso del Panel chiamato 'Emilia Romagna: la Sport valley': "Se il calcio italiano è ripartito dopo il Covid lo dobbiamo alla regione Emilia-Romagna, hanno avuto lo sforzo di spingere e unire le regioni per riprendere il campionato. Grazie a quel rapporto, abbiamo pensato di aprire il nostro mondo alle contaminazioni. Abbiamo il piacere di guidare una lega calcio, che è diventato una forma di racconto, un grande romanzo popolare che raccoglie le persone di ogni età e centro sociale, è l’unico evento collettivo che tiene unite le persone. Quello che abbiamo vissuto a Napoli, con un’ultima giornata punto su punto, ha creato un effetto domino emotivo di cui ancora sentiamo le vibrazioni".

 E sull’obiettivo di questo Festival: "È condividere, resettare le tossine delle tensioni sportive di un campionato combattuto fino all’ultimo. Siamo orgogliosi di avere squadre che si alternano nella vittoria dello scudetto. I successi di Napoli e Bologna fanno capire che il calcio nel nostro paese è contendibile. Bologna ci insegna che anche piazze come Parma, Firenze, Torino, possono scalare le posizioni e tornare al vertice. Il calcio non è solo uno sport business legato all’elemento economico, pur avendo un valore da comprendere. Lo dico ai tanti interisti delusi, bisogna ragionare sul fatto che l’Inter ha perso due finali contro due squadre ricche come alcuni stati. Onore all’Inter che ci ha rappresentati nella massima finale, con le idee questo Paese può continuare a insegnare calcio nel mondo.

A chiudere ha voluto mandare un messaggio anche ad Ancelotti, diventato qualche settimana fa ct del Brasile: "Facciamo i complimenti anche a mister Ancelotti, che ha iniziato l’avventura nella nazionale più titolata al mondo. Veramente si può fare calcio anche con mezzi limitati, trasferire emozioni e creare empatia". 

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