PL - Micillo: "Parma sfortunato per gli infortuni, ma con continuità può raggiungere i playoff"

17.02.2023 17:35 di  Donatella Todisco   vedi letture
PL - Micillo: "Parma sfortunato per gli infortuni, ma con continuità può raggiungere i playoff"
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Manca un solo giorno dalla partita Parma-Ascoli. Per i crociati di Pecchia sarà un test importante per cercare di mantenere una continuità di risultati e rimanere nella zona playoff. Di contro la squadra di Breda vorrà ben figurare per conquistare punti importanti in ottica classifica. Abbiamo contattato Davide Micillo, ex portiere di entrambe le squadre, per fare un'analisi della partita di sabato 18 febbraio al Tardini. Ecco le parole dell'attuale preparatore dei portieri del Trento ai microfoni di ParmaLive.com.

È in arrivo l'incrocio tra Parma e Ascoli. Che impressione hai delle due squadre? 
"Sono due squadre che hanno attraversato dei brutti momenti durante il campionato. Parma è stata costruita per un certo tipo di campionato, mentre ora occupa l'ottavo posto in classifica, ultimo posto valido per i playoff. L'Ascoli, invece, rischia che una sconfitta potrebbe determinare l'entrata nei playout, perchè la squadra marchigiana ora dista tre lunghezze dalla zona playout. Sicuramente sarà una partita interessante perchè tutte e due le squadre in un modo o nell'altro perdono qualcosa. Un pareggio non servirebbe a nessuno così come la sconfitta. Penso che sarà una partita molto tirata e difficile perchè ci sono 3 punti molto importanti in palio per entrambe le squadre. Ad ogni modo sarà una bella partita".

Cosa è mancato al Parma per avere una continuità di risultati finora?
"Il Parma è stato molto sfortunato a causa della questione relativa agli infortuni. Il mister ha avuto problemi nel mettere sempre la stessa formazione a causa degli infortuni. La mancanza di continuità di giocatori, su cui fai una base forte per l'anno calcistico, sicuramente ti scombussola un pò i piani. Penso sia dovuto a questo la mancanza di continuità. Da esterno mi vien da dire questo".

Il reparto difensivo sta facendo rilevare delle disattenzioni.  Da cosa può dipendere?
"Questo fattore può dipendere da tante cose. Ci sono tanti problemi che noi non possiamo conoscere. Sicuramente Pecchia, allenatore con esperienza, sta lavorando per sistemare questa situazione e rendere la parte difensiva migliore di quella che è stata finora".

Nella sua militanza a Parma lei ha condiviso l'esperienza con Buffon. Che ricordi ha di Gigi? Cosa ne pensa del capitano del Parma?
"Gigi Buffon si racconta da solo con ciò che ha fatto e cosa è stato. In questo momento è l'uomo dei record con la sua età. E' una battuta: spero che cominci a pensare cosa farà da grande. Per carità è una cosa bellissima vederlo ancora giocare, anzi lo invidio. Però è ovvio che dovremmo abituarci a vedere Gigi in altre vesti. Lui è un grande campione, questo non lo si può discutere. Gigi è ammirevole in tutto quello che ha fatto durante la sua carriera e quello che sta ancora facendo. Sicuramente il giorno in cui deciderà di smettere di giocare sarà una persona nuova, con una nuova veste che sicuramente ci strabilierà".

Che ricordi ha delle due squadre?
"Sono due bellissime realtà per quel che riguarda la mia carriera calcistica. Sicuramente Parma è stata una realtà diversa da Ascoli: per due anni e mezzo ho fatto parte di una compagine di calciatori importanti. Alcuni di loro  nel tempo hanno vinto la Coppa del Mondo con la Francia, altri la Coppa del Mondo con l'Italia. Gli argentini erano veramente forti, giocatori di grande spessore. Nella stagione 1998/1999 abbiamo vinto l'ultima coppa UEFA italiana e la Coppa Italia. Ho bellissimi ricordi della squadra e della città ducale. Professionalmente parlando è stata una delle parti più belle della mia storia calcistica. Ho avuto anche la possibilità di giocare perchè Gigi si era fatto male. Far parte di quella squadra lì per me è stato un grosso onore. L'esperienza a Ascoli è venuta dopo Parma. Nella città marchigiana ho trovato un ambiente di calcio bellissimo, i tifosi sono molto sanguigni. E' molto bello giocare allo stadio di Ascoli. C'era qualcosa di importante ad Ascoli all'epoca, quando sono arrivato io. Noi ci comportammo bene, a parte qualche zoppichìo che avemmo durante l'anno. Poi si è confermato quello che di buono si stava facendo, infatti l'anno dopo l'Ascoli è andato in A. Sono due piazze importanti, diverse per categoria negli anni in cui ci ho giocato io. Veramente due ottime piazze, di cui una fantastica, cioè Parma"

Cosa serve per centrare l'obiettivo playoff?
"Credo che serva la continuità di risultati. In un campionato lungo come quello della Serie B la continuità sia la medicina migliore. La continuità del calcio è una legge importante e ti permette di avere quello che tu stai percorrendo".

Pronostico del Tardini?
"E' difficile. Io sono stato bene in entrambe le piazze. Per questo dico che spero che vinca il bel calcio e che sia una bella partita".

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