PL - Apolloni: "Ora il Parma arriva bene ai playoff. Benek è carico, merita opportunità"

09.05.2023 10:01 di Donatella Todisco   vedi letture
PL - Apolloni: "Ora il Parma arriva bene ai playoff. Benek è carico, merita opportunità"
© foto di ParmaLive.com

Nel giorno della celebrazione del trentesimo anniversario della conquista della Coppa delle Coppe, il Parma ha conquistato la certezza matematica per poter disputare i playoff di Serie B. I crociati di Pecchia si sono imposti sul Brescia grazie alla doppietta realizzata da Benedyczak. Abbiamo contattato Luigi Apolloni, uno dei protagonisti della notte di Wembley, per commentare il traguardo raggiunto dai crociati. Ecco le parole dell'ex difensore centrale e allenatore ducale ai microfoni di ParmaLive.com.

Il Parma si è imposto 2-0 contro il Brescia. Quali le sue considerazioni sulla partita del Tardini?
"Era importante vincere. Il Parma ha giocato molto bene nei primi venti-venticinque minuti, riuscendo a fare gol e a capitalizzare la massimo. È stata una partita gestita abbastanza bene, il Brescia non ha creato grossi problemi. Questi sono tre punti fondamentali che servono a dare continuità e sono utili per il traguardo matematico dei playoff".

Il Parma è reduce da sei risultati utili consecutivi. I crociati hanno trovato continuità nel momento più importante della stagione, dopo quasi l'intera regular season caratterizzata da alti e bassi. Cosa è cambiato secondo Lei?
"In precedenza il Parma aveva vinto contro squadre come Frosinone e Genoa, ma aveva perso contro il Cosenza o altre squadre meno attrezzate. Questa vittoria contro il Brescia, compagine che sta lottando per salvarsi, è fondamentale perché rende consapevoli i crociati e rende evidente di come il Parma abbia imparato la lezione. Spero che questa vittoria, soprattutto questo momento, sia la fase preparatoria per affrontare al meglio i playoff, che sicuramente saranno impegnativi. La squadra ducale ci arriva nella maniera giusta sia fisicamente che mentalmente, in modo equilibrato".

Benedyczack è stato ancora una volta protagonista. Il giocatore polacco è a quota 8 reti. Cosa ne pensa del giovane giocatore?
"Io ho sempre sostenuto che Benedyczak sia un ottimo giocatore, nonostante quest'anno si sia svegliato dopo un periodo non esaltante. Il giocatore polacco si era ben comportato anche lo scorso anno, ora sta dimostrando di poter essere un'arma in più per i playoff. In vista della parte finale di stagione è importante dargli queste opportunità perché è motivato e carico e si trova in un ottimo stato di forma".

Dopo Benevento, Pecchia ha rischierato Sohm trequartista con Benedyczack e Man sulle fasce. Questa posizione sembra esaltare le qualità del giocatore svizzero. Cosa ne pensa?
"Penso che Pecchia abbia trovato un equilibrio per affrontare la fase finale di questa stagione. Il tecnico ducale allena e valuta costantemente i giocatori; sicuramente avrà notato dei miglioramenti. Non occorre dimenticare che in campo c'è anche Vazquez, giocatore importantissimo e fondamentale per l'intera squadra crociata".

Il reparto difensivo del Parma è stato attento e concentrato. Quanto è importante migliorare e non commettere défaillance in fase difensiva in vista dei playoff?
"La fase difensiva è una situazione determinante. Le squadre che subiscono meno gol vincono i campionati. Il reparto difensivo è importantissimo per avere serenità. Questo aspetto è fondamentale per consentire a giocatori come Vazquez, Benedyczak. Sohm, Man, Camara, quest'ultimo entrato nel secondo tempo facendo bene, di poter fare gol e vincere le partite".

Ieri al Tardini c'è stata la celebrazione del trentennale della vittoria di Wembley. Che ricordi ha di quella vittoria? Quali emozioni ha rivissuto ieri?
"Aver rivisto i miei ex compagni di quella storica sfida contro l'Anversa a Wembley è stato emozionante. Spesso mi ritrovo e resto in comunicazione con Melli, Osio e Asprilla; aver rivisto Grun è stato emozionante, come anche aver ritrovato Asprilla, che spesso dalla Colombia torna in Italia. È stato fantastico ritrovare tutti e aver ricordato i tempi passati trascorsi insieme. Ognuno di noi ha ricordato le bellissime emozioni di Wembley. È stato importante rendersi conto che eravamo un gruppo forte sia a livello sportivo, ma soprattutto a livello umano. Ricordo che noi ci allenavamo nel parco della Cittadella, dove avevamo contatto con le persone di Parma. Si giocava uno per l'altro. Non c'era un protagonista assoluto perché eravamo una squadra. Inoltre voglio sottolineare che la coreografia preparata dai tifosi è stata bellissima, unica ed emozionante. Mi sono emozionato tantissimo. Ringrazio personalmente i tifosi come anche i miei ex compagni di squadra. In particolare io, Asprilla e Di Chiara abbiamo raggiunto i Boys in curva, loro hanno apprezzato molto questo gesto. Li ringrazio personalmente per l'affetto che hanno mostrato nei nostri confronti dopo trent'anni".

Dopo Milan, Juventus e Inter, il Parma è il quarto club italiano e il sedicesimo europeo nella classifica generale delle competizioni UEFA vinte. Cosa è mancato per vincere uno scudetto in quegli anni?
"Èuna domanda difficile. Probabilmente è mancata l'esperienza come quella che avevano le grandi squadre come Juventus, Milan e Inter. Probabilmente ci è mancata la convinzione: a livello europeo siamo riusciti a vincere, in Italia abbiamo vinto la Coppa Italia. Per lo scudetto probabilmente occorreva una continuità. Forse ci è mancata quella forza continua che magari invece abbiamo mostrato nelle competizioni europee".

In virtù della vittorie contro le Rondinelle, la squadra crociata ha centrato l'obiettivo playoff. Quale squadra pensa possa essere favorita nell'ultima importante fase del campionato che decreterà la terza squadra promossa in Serie A?
"Bene o male ci sono tante squadre attrezzate per affrontare bene questi playoff. Penso che il Parma sia una di queste. Il Cagliari era partito con l'obiettivo di una promozione diretta e ha fatto un campionato diverso, il Bari ha trovato forza ed equilibrio per arrivare a lottare per i primi posti di classifica, il Sudtirol si è rivelato un'autentica sorpresa di questo campionato di Serie B. La società altoatesina è un esempio italiano molto importante. Penso che Parma, Bari, Sudtirol e Cagliari siano le squadre favorite. Queste sono le compagini che hanno dato il massimo per poter raggiungere l'obiettivo massimo, che Frosinone e Genoa hanno già raggiunto".

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