Un Parma di "corto muso": attacco non da 4° posto, ma che ha capito quando pungere

23.05.2023 19:56 di  Rocco Azzali   vedi letture
Un Parma di "corto muso": attacco non da 4° posto, ma che ha capito quando pungere

Il termine coniato da Max Allegri fotografa alla perfezione quello che è stato il Parma dell'ultimo terzo di stagione. I crociati, in quanto a numeri, rispecchiano il "corto muso" spesso citato dal tecnico della Juventus che sta ad indicare una vittoria di misura. Il pragmatismo allegriano è ormai esasperato, mentre il Parma ha dovuto oltremodo faticare per raggiungere questa competenza. Troppo spesso, infatti, la formazione guidata da Fabio Pecchia non è riuscita a convertire in rete la mole di occasioni create, risultando più volte una squadra incompiuta e che faticava a concretizzare.

Non possiamo parlare di una macchina da gol quando ci riferiamo a quella ducale. In 38 giornate per ben 11 di queste il Parma non ha segnato e nel complesso soltanto contro Frosinone, Cittadella ed Ascoli ha chiuso i 90' realizzando più di 2 reti. Chiudere al 4° posto con il 7°/8°/9° attacco del campionato (al pari, infatti, di Palermo e Pisa, anche loro a quota 48 gol fatti) significa che l'undici ducale ha imparato a "farsi bastare" lo scarto minimo per vincere le gare. 10 dei 17 successi in campionato, infatti, sono maturati di misura sull'avversario e 7 degli ultimi 8 allo stesso modo da febbraio a questa parte.

Incide ancora tanta sfortuna ed imprecisione sotto porta nelle statistiche dei crociati, chiaro. Lo si vede nei pali colpiti e nei gol divorati, ma il fatto che la vittoria sia comunque arrivata è senz'altro un ottimo segnale in vista dei playoff che regala consapevolezza e fiducia al gruppo.

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