Top X delle maglie - 10° posto: il Parma Calcio 1913 riparte dalla crociata

Ripartire da zero, ma ripartire con la maglia crociata: il Parma Calcio 1913, precipitato in Serie D dopo il crack della precedete società, orchestrato da Ghirardi-Taçi, torna tra i Dilettanti nella stagione sportiva 2015-2016 con un gruppo parmigiano forte e la consapevolezza di dover risalire la china nel tempo più breve possibile, riprendendo la strada del calcio che conta. Lo fa con la convinzione di legarsi ancor più al proprio territorio, con oltre 10mila abbonati e con il simbolo del calcio a Parma sia nel passato che nel presente, vale a dire la maglia bianca con croce nera al centro. Il design della prima divisa Errea della ripartenza non è particolarmente elaborato: maglia bianca, senza rifiniture particolari, stemma dell'azienda parmense al centro, nuovo logo ducale sulla destra (guardandola frontalmente) e sponsor "Folletto" sul lato sinistro, con Navigare che rimane come sponsor prendendosì lo spazio cosìddetto "main", proprio sulla banda nera orizzontale. La divisa crociata che indosseranno capitan Lucarelli e compagni va di diritto nella nostra classifica delle 10 maglie più rappresentative della storia del club, come simbolo di una ripartenza difficile ma che darà enormi soddisfazioni. Qui la vediamo magnificamente indossata da Christian Longobardi, durante la sfida interna al Lentigione.
La stagione ce la ricordiamo bene, fu esaltante: i crociati di Apolloni prendono subito il comando del girone D, risultando l'unica squadra italiana (nei campionati dalla A alla D) a non subire sconfitte nell'intera stagione. Il 17 aprile 2016, tagliando la quota di 85 punti in classifica, il Parma guadagna il matematico ritorno in Lega Pro e nel professionismo dunque. La stagione verrà chiusa al primo posto, rispettando dunque le attese della vigilia, con 17 lunghezze di vantaggio sull'Altovicentino. La scia finale della stagione di Serie D, la Poule Scudetto, non avrà invece un finale degno della favola ducale: fuori ai gironi, i crociati si "accontentato" del ritorno tra i professionisti e programmano la scalata che avverrà nel giro di altri due anni.