Tour des Stades - Il "cosmico" stadio di Udine: la Dacia Arena

17.01.2019 22:01 di Nico D'Agostino   vedi letture
Tour des Stades - Il "cosmico" stadio di Udine: la Dacia Arena
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Riprende il campionato e ritorna la nostra consueta rubrica sugli stadi d'Italia teatro delle partite del Parma: questa volta si tratta della Dacia Arena.

Storia - Situato in località Rizzi, a 4 km dal centro di Udine e costruito per volere dell'allora sindaco di Udine, Angelo Candolini, che voleva dare un nuovo e più moderno campo di casa alla squadra di calcio cittadina in sostituzione del vecchio stadio Moretti, lo Stadio Friuli fu progettato da Giuliano Parmigiani e Lorenzo Giacomuzzi Moore, che nel concepirne la struttura si ispirarono allo stadio Olimpico di Monaco di Baviera e al Gateway Arch di St. Louis nel Missouri: l'impianto fu infatti costruito in larga parte a terrapieno, in una conca al di sotto del livello del terreno. Tale scelta consentì di ridurre notevolmente l'impatto della struttura sull'ambiente circostante. All'atto dell'inaugurazione il 26 settembre 1976, l'impianto era ancora senza nome (era denominato informalmente "Stadio dei Rizzi") ed incompleto: gli unici spalti realizzati con struttura in cemento erano quelli della tribuna coperta, mentre il resto (le curve e i distinti) era ancora in nuda terra, consentendo di accogliere anche fino a 50.000 spettatori. Solo negli anni ottanta tutti i settori vennero "stabilizzati" posandovi delle travi di cemento armato prefabbricato e successivamente dotati di seggiolini; il Friuli divenne così il 6º stadio italiano per capienza. Nel 1984 l'allora presidente dell'Udinese Lamberto Mazza decise di dotare lo stadio di un vero e proprio maxischermo, denominato Cosmo al di sopra della curva sud. Esso si caratterizzava per le sue imponenti dimensioni (era alto 8 metri e largo 9,45), che lo rendevano il terzo maxischermo più grande del mondo all'interno di uno stadio, preceduto solo da quello del Memorial Coliseum di Los Angeles e dall'apparecchio del Veterans Stadium di Filadelfia. Il Cosmo rimase in uso fino al 1991, quando venne disattivato a seguito di una causa legale tra la Zeta Color e il nuovo proprietario dell'Udinese, Giampaolo Pozzo. La denominazione dello stadio è contesa: a decorrere dal 2016 la società concessionaria gli ha infatti imposto la denominazione commerciale di Dacia Arena, cedendo i diritti di denominazione all'omonima casa automobilistica rumena. Tale soluzione non viene tuttavia riconosciuta dall'amministrazione comunale di Udine (effettiva titolare della proprietà superficiale), secondo la quale l'intitolazione originaria è l'unica legittimamente utilizzabile ai sensi dell'accordo di concessione del diritto di superficie e di alcune sentenze amministrative.

Struttura - Pianta rettangolare, con copertura in tutti i settori, l'impianto non ha più la pista d'atletica (usata solo tre volte) dal 2013, ma ha mantenuto sulla tribuna centrale la tipica copertura ad arco. Area stampa: 126 postazioni; Postazioni disabili: 112; Terreno: Erba naturale; Parcheggi: 5 000 posti auto; Skybox: 18.

Settori - La capienza attuale dello stadio è di 25.132 unità così suddivise: Tribuna Ovest: 9.573 posti; Tribuna Distinti: 5.142 posti; Curva Nord: 5.203 posti; Curva Sud: 3.771 posti; Curva Ospiti: 1.311 posti

Varie - Lo stadio Friuli è stato uno dei primi impianti italiani ad adottare il cosiddetto occhio elettronico (o occhio di falco); l'impianto ha ospitato numerosissimi eventi e concerti musicali di artisti quali Vasco Rossi, Sting, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Madonna, Bruce Springsteen, Coldplay, Metallica, Bon Jovi e tanti altri.