L'associazione Italia Nostra sul Tardini: "Rispettare la tutela architettonica dell'opera dell'architetto Leoni"

25.05.2023 14:37 di Tommaso Rocca   vedi letture
L'associazione Italia Nostra sul Tardini: "Rispettare la tutela architettonica dell'opera dell'architetto Leoni"
© foto di ParmaLive.com

La sezione locale di Italia Nostra, l'associazione nazionale per la tutela del patrimonio storico artistico e nazionale, è intervenuta sul tema del Nuovo Tardini. E' stata sottolineata l'importanza del mantenimento delle preesistinenze del progetto degli anni venti, a tutela del patrimonio identitario del Tardini e nel rispetto delle norme del codice dei beni culturali. Ecco il comunicato: 

"La Sezione di Parma di Italia Nostra sottolinea che qualsiasi intervento sullo stadio non può ignorare l’importanza architettonica e paesaggistica delle preesistenze del campo polisportivo progettato dall’arch. Ettore Leoni ed edificato negli anni venti del secolo scorso. Tale struttura caratterizza il quadrante meridionale della città delineando un ancora leggibile reticolo urbano funzionale al contesto culturale e temporale dell’epoca. Già all’epoca dell’ampliamento degli anni novanta la Soprintendente ritenne che il valore storico e culturale dello spazio destinato allo svago ed alle attività sportive richiedesse la salvaguardia dei fabbricati di ingresso, dell’intero viale alberato centrale e della tribuna d’onore.

Attualmente la tutela è assicurata dal codice dei beni culturali in quanto si tratta di opere di autore non più vivente realizzate oltre settanta anni fa. L’eventuale verifica della sussistenza dell’interesse storico ed artistico non potrà che confermare il vincolo derivante dalla legge in quanto dovrà essere necessariamente fondata su dati ed elementi conoscitivi di interpretazione non equivoca. Una, anche parziale, rimozione della tutela sarebbe pertanto illogica ed incomprensibile.

La stessa Giunta comunale, nella deliberazione dichiarativa del pubblico interesse, ha precisato che il Parma calcio deve rispettare la “cornice” del Tardini e quel suo valore “identitario” che, demolendo le preesistenze, sarebbe irrimediabilmente perso. Anche il regolamento comunale sul verde pubblico e privato non consente l’abbattimento di alberature pubbliche collocate, come il viale alberato centrale, in contesti il cui valore storico-identitario è riconosciuto dal Comune stesso. Italia Nostra auspica quindi una visione lungimirante e scevra da interessi di parte che sappia rispettare e valorizzare una storia che non costituisce solo memoria, ma premessa per un futuro migliore della città".