Carra: "In due anni, quattro tecnici: non possono essere tutti scarsi... La società faccia analisi approfondite"

16.05.2022 10:04 di Vito Aulenti Twitter:    vedi letture
Carra: "In due anni, quattro tecnici: non possono essere tutti scarsi... La società faccia analisi approfondite"
© foto di Sebastian Donzella/ParmaLive.com

L'ex amministratore delegato crociato Luca Carra, ospite della trasmissione "ParmaTalk" su SportParma.com, si è soffermato sulla disastrosa annata della squadra emiliana: "La stagione di quest'anno è un po' frutto di quella dell'anno scorso. Penso che nessuno possa essere soddisfatto di quanto fatto. Con Iachini si è avuta più solidità, però magari non sono arrivati i rinforzi che lui voleva o comunque chi è arrivato non ha potuto dare il proprio contributo, vedi Costa, Pandev e Cassata. In società dovranno fare un'analisi approfondita. In due anni si sono succeduti quattro allenatori: non possono essere tutti scarsi o tutti sbagliati... Magari ci sono motivazioni che non sono solo quelle di campo".

Sembra quasi che a Parma, a prescindere da chi arrivi, non si riesca più a fare calcio come lo si è fatto negli anni precedenti. 
"Ci sono stati dei cambiamenti repentini, peraltro a stagione avviata. Si è partiti male e ora ci vuole un po' di tempo per recuperare l'organizzazione e le idee. Credo si sia pagato un po' tutto. In società bisognerebbe chiedersi in maniera approfondita come mai in due anni la squadra non sia mai riuscita a convincere. Se non si capiscono i motivi, si rischia di fare un'altra stagione così".

Ti auguri di rivedere Iachini sulla panchina gialloblù?
"Lui non ha nessuna colpa, se non quella di non aver fatto i risultati che doveva fare. La B la conosce bene, l'ha vinta diverse volte. Iachini ha tutte le carte in regola per vincere il campionato, dopo bisogna vedere chi deve far giocare e cosa gli si chiede. Soprattutto poi non si può mettere sotto accusa perché non gioca alla Zeman e non fa divertire il pubblico...".

Cosa ne pensi di Ribalta e Pederzoli?
"Non li conosco personalmente, tranne Pederzoli, che era già con noi e faceva l'osservatore. Ribalta non lo conosco, perciò non potrei giudicare. E' chiaro che, non essendo andata bene la stagione, sul banco degli imputati ci devono andare un po' tutti, anche loro. Però devono essere proprio loro a capire i problemi, cercando di risolverli l'anno prossimo. Anche noi eravamo criticati, io ho preso anche degli insulti da alcuni tifosi quando non riuscivamo a vincere. Ma fa parte del gioco, poi Parma è una piazza molto tranquilla rispetto ad altre".

Come hai vissuto il caso plusvalenze?
"Male, perché dispiace vedere il proprio nome accostato a certe cose. Però allo stesso tempo eravamo tranquilli perché sapevamo di non aver fatto nulla di illegale. Non avevo preoccupazioni dal punto di vista del risultato, la gestione che abbiamo fatto era assolutamente corretta".

Continua il periodo no per Inglese.
"Negli ultimi due anni non l'ho seguito. Non c'è dubbio che abbia una certa fragilità fisica, anche se c'è da dire che non ha mai avuto sempre lo stesso tipo di infortunio. Così diventa più difficile intervenire. Quando stava rientrando a tutti gli effetti, ha avuto un lutto importante che lo ha tenuto lontano dall'ambiente squadra. Ha dimostrato di essere un grande attaccante, nel primo anno da noi si parlava anche di Nazionale per lui. Non è in discussione dal punto di vista tecnico, ma c'è questa problematica sotto l'aspetto della continuità. Puntare ancora su di lui? Non lo so, non so a che punto sia. E' chiaro che puntare solo su di lui sarebbe rischioso: in caso di nuovo stop, ci sarebbe il problema di avere un altro attaccante".

Perché così tanti infortuni in squadra?
"Io posso parlare per quando c'ero io. I preparatori sono cambiati, gli allenatori pure, ma i problemi restano. Negli ultimi due anni l'intensità del gioco e la frequenza delle gare sono aumentate, magari i tanti infortuni sono dovuti anche a questo".