Liverani: "Servono uno-due centrali e un terzino se parte Darmian. Obiettivo? La salvezza"

21.09.2020 21:30 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Liverani: "Servono uno-due centrali e un terzino se parte Darmian. Obiettivo? La salvezza"
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Intervenuto telefonicamente ai microfoni di 12 TvParma, nel corso della trasmissione "Bar Sport", l'allenatore del Parma Fabio Liverani ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Credo che sia stata una partita divisa in due parti: nella prima ora abbiamo fatto una buona gara difensiva, siamo stati ordinati. La condizione non è ancora ottimale per affrontare una squadra come il Napoli, per ripartire serve un'altra condizione. L'entrata di Osimhen, con il gol, ha spaccato la partita, e non abbiamo avuto la forza di cambiare ritmo per provare a riprenderla".

Quanto tempo ci vorrà per i giocatori per metabolizzare la sua idea di gioco?
"Io credo che ci vuole il normale tempo che ci vuole quando si cambia staff tecnico. Questa poi è un'annata particolare perché abbiamo avuto meno tempo, generalmente si hanno sei settimane mentre quest'anno abbiamo avuto tre settimane e mezzo - e alcuni giocatori sono stati anche in Nazionale - per cui il tempo per lavorare è stato pochissimo. Credo però che la squadra sia già abbastanza avanti, ci saranno momenti dove si soffrirà e altri dove vedremo una squadra più fluida. Prima si chiuderà il mercato, più sarà facile lavorare con un gruppo definito".

Abbiamo anche visto delle amnesie difensive a cui non eravamo abituati. Servono rinforzi?
"Credo che chi arriverà lo farà per completare una rosa forte, ma non così lunga per affrontare un campionato difficile come questo. Poi quest'anno ci sono cinque sostituzioni, per cui abbiamo necessità di allungare la rosa. Abbiamo tanti giocatori esperti, e dobbiamo prendere giovani forti da poter inserire subito. Il messaggio che deve passare è che dobbiamo completare la squadra per affrontare un campionato difficile, tutti cercheranno di fare il mercato al massimo. Poi lavoreremo con la rosa a disposizione, e fino a gennaio si farà il punto di quello che sarà andato bene e meno bene".

Che giocatori servono a questo Parma, e in che ruoli?
"Numericamente dietro siamo contati, per cui sicuramente c'è da prendere uno o due centrali. C'è anche la possibilità che Darmian possa uscire per via di un vecchio accordo, e nel caso andasse via la rosa andrebbe integrata con un altro elemento al suo posto. In mezzo al campo ci siamo, davanti c'è da capire come finiremo il 5 ottobre e bisognerà ampliare il gioco delle coppie. Noi dobbiamo avere 20-22 giocatori di movimento che possano giocare in qualsiasi momento. Poi starà a loro mettermi in difficoltà nelle scelte".

Qual è l'identikit del suo trequartista?
"Deve essere un giocatore in grado di dare qualità ed equilibrio. Kucka può fare quel ruolo, ma possiamo prendere un giovane con caratteristiche un po' differenti, anche perché Kucka può fare bene anche la mezzala".

Lei è soddisfatto di come hanno giocato le due punte centrali con il Napoli?
"Credo che possano giocare insieme, così come credo che uno di loro possa giocare insieme a Gervinho e a Karamoh. Dipenderà anche dal momento delle partite. Ieri avevamo questi tre attaccanti a disposizione: Roberto non gioca 90' pieni da ottobre; Cornelius per la sua fisicità fa più fatica in questo periodo; e Karamoh è stato fermo una settimana. Ho cercato di gestirli per arrivare fino alla fine della partita. Per la condizione fisica di alcuni giocatori ci vorrà un pochino di pazienza. Le critiche costruttive ci possono stare: il nostro obiettivo è di fare un percorso, e in questo momento era giusto dare minutaggio ai giocatori; secondo me in certe partite Cornelius e Inglese possono coesistere, non credo sia delittuoso dire che possano giocare insieme".

Kyle Krause ha portato un entusiasmo contagioso, può essere un'arma a doppio taglio?
"Premesso che l'entusiasmo non deve mancare mai, noi abbiamo un obiettivo primario, che è il mantenimento della categoria. Però deve essere un obiettivo primario, non minimo. Da quello bisogna poi lavorare per fare sempre meglio. Il patron è stato chiaro, l'obiettivo segue il percorso che aveva già fatto la società precedente. La continuità in questo senso è il bene del Parma. E' normale che un ipotetico sogno vada coltivato nel medio-lungo periodo".

La squadra è parsa un po' in ritardo di condizione contro il Napoli:
"Bisogna guardare anche la struttura fisica dei calciatori ed altre cose. Il Napoli non ha cambiato nulla ed è partito prima di noi, ad oggi questo conta qualcosa. Credo che chi incontrerà Napoli, Inter e Lazio nelle prime partite farà fatica, sono gruppi che non hanno cambiato nulla e avranno vantaggi nel breve periodo. Noi poi a differenza loro non abbiamo molti giocatori brevilinei, bensì abbiamo diversi giocatori strutturati e fisicati, per cui per la condizione ci vuole un po' più di tempo. Se ho assaggiato il culatello e i tortelli? Il culatello sì, i tortelli non ancora".