M. Ganz a PL: "Doppietta alla Reggiana indimenticabile. Simone al Parma? Ora no, ma tra qualche anno..."

L'ex attaccante crociato Maurizio Ganz, intervenuto ai nostri microfoni, ha parlato del futuro di suo figlio Simone (accostato nei giorni scorsi ai ducali), ma si è anche espresso sulla caduta del Parma in D e sulle ambizioni della nuova società: "E' devastante per la storia del calcio italiano ed europeo. Il Parma, negli anni, ha avuto una crescita esponenziale, arrivando ad altissimi livelli. Ripartire da zero, addirittura dai dilettanti, è una vera e propria disfatta. Per me ancora di più, perché ci ho giocato nel 1989, anno in cui è partito tutto per il club emiliano. Il Parma di adesso non è il Parma storico".
Non sarà il Parma di una volta, ma quello attuale è ripartito con una proprietà molto solida e con progetti intriganti:
"Sì, è vero. Ed è rappresentato da uomini di un certo spessore come Scala che è stato il mio allenatore, Gigi (Apolloni, ndr) che è stato uno dei compagni con cui ho condiviso le emozioni della promozione, Minotti che è stato il mio capitano. Vorrei però ricordare anche il grande Ceresini".
Prego:
"Il presidente se n'è andato proprio in quell'anno lì, in cui tutto è nato per la storia di questo club".
Erano buoni i tuoi rapporti con Scala?
"Con Nevio non è stato certo un anno idilliaco, anche perché io arrivai in prestito e il Parma aveva i suoi giocatori da far giocare. Ad ogni modo riuscii a segnare 5 gol, tutti decisivi".
Come ad esempio la doppietta alla Reggiana:
"Esattamente. Quello rimane un derby indimenticabile, sia per me che i tifosi. Ogni volta che vado a Parma mi ricordano quei due gol lì: rimarranno per sempre nel mio e nel loro cuore".
Che cosa ricordi di quella partita?
"Io non avrei dovuto giocarla, invece il mister a poche ore dal match venne in camera mia, dicendomi: 'Maurizio, oggi vai in campo te'. Forse in settimana mi vide carico e determinato. A quanto pare fu una scelta azzeccata".
Tu sei stato un grandissimo attaccante, ma anche tuo figlio si sta comportando molto bene:
"Sta facendo il percorso che ho fatto io, anzi, per lui è tutto più difficile. Ha un cognome pesante, perciò quando segna è normale e quando non segna dicono che io sono più bravo di lui. E invece lui è molto bravo: secondo me è un giocatore da A".
Negli ultimi giorni si è parlato di un interesse del Parma nei suoi confronti. Cosa c'è di vero?
"No, assolutamente no, non penso. Adesso sta giocando in B, una categoria che si è conquistato a suon di reti e prestazioni. Io spero che possa crescere e arrivare presto in A. Aspettiamo di vedere il Parma sempre più in alto, e poi chissà... Magari tra un po' di anni lo vedremo in maglia crociata".
Il ragazzo dunque non sarebbe disposto a scedere in Lega Pro per sposare il progetto gialloblù?
"No, io credo che lui debba fare il suo percorso, spero che possa giocare in A già il prossimo anno. Comunque fa piacere che tante squadre, Parma compreso, siano interessate a Simone. Significa che il ragazzo sta facendo bene".
@ESCLUSIVA PARMALIVE - RIPRODUZIONE RISERVATA