M. Ganz a PL: "Doppietta alla Reggiana indimenticabile. Simone al Parma? Ora no, ma tra qualche anno..."

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15.01.2016 11:15 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
M. Ganz a PL: "Doppietta alla Reggiana indimenticabile. Simone al Parma? Ora no, ma tra qualche anno..."
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© foto di Jacopo Duranti/TuttoLegaPro.com

L'ex attaccante crociato Maurizio Ganz, intervenuto ai nostri microfoni, ha parlato del futuro di suo figlio Simone (accostato nei giorni scorsi ai ducali), ma si è anche espresso sulla caduta del Parma in D e sulle ambizioni della nuova società: "E' devastante per la storia del calcio italiano ed europeo. Il Parma, negli anni, ha avuto una crescita esponenziale, arrivando ad altissimi livelli. Ripartire da zero, addirittura dai dilettanti, è una vera e propria disfatta. Per me ancora di più, perché ci ho giocato nel 1989, anno in cui è partito tutto per il club emiliano. Il Parma di adesso non è il Parma storico".

Non sarà il Parma di una volta, ma quello attuale è ripartito con una proprietà molto solida e con progetti intriganti:
"Sì, è vero. Ed è rappresentato da uomini di un certo spessore come Scala che è stato il mio allenatore, Gigi (Apolloni, ndr) che è stato uno dei compagni con cui ho condiviso le emozioni della promozione, Minotti che è stato il mio capitano. Vorrei però ricordare anche il grande Ceresini".

Prego:
"Il presidente se n'è andato proprio in quell'anno lì, in cui tutto è nato per la storia di questo club".

Erano buoni i tuoi rapporti con Scala?
"Con Nevio non è stato certo un anno idilliaco, anche perché io arrivai in prestito e il Parma aveva i suoi giocatori da far giocare. Ad ogni modo riuscii a segnare 5 gol, tutti decisivi".

Come ad esempio la doppietta alla Reggiana:
"Esattamente. Quello rimane un derby indimenticabile, sia per me che i tifosi. Ogni volta che vado a Parma mi ricordano quei due gol lì: rimarranno per sempre nel mio e nel loro cuore".

Che cosa ricordi di quella partita?
"Io non avrei dovuto giocarla, invece il mister a poche ore dal match venne in camera mia, dicendomi: 'Maurizio, oggi vai in campo te'. Forse in settimana mi vide carico e determinato. A quanto pare fu una scelta azzeccata".

Tu sei stato un grandissimo attaccante, ma anche tuo figlio si sta comportando molto bene:
"Sta facendo il percorso che ho fatto io, anzi, per lui è tutto più difficile. Ha un cognome pesante, perciò quando segna è normale e quando non segna dicono che io sono più bravo di lui. E invece lui è molto bravo: secondo me è un giocatore da A".

Negli ultimi giorni si è parlato di un interesse del Parma nei suoi confronti. Cosa c'è di vero?
"No, assolutamente no, non penso. Adesso sta giocando in B, una categoria che si è conquistato a suon di reti e prestazioni. Io spero che possa crescere e arrivare presto in A. Aspettiamo di vedere il Parma sempre più in alto, e poi chissà... Magari tra un po' di anni lo vedremo in maglia crociata".

Il ragazzo dunque non sarebbe disposto a scedere in Lega Pro per sposare il progetto gialloblù?
"No, io credo che lui debba fare il suo percorso, spero che possa giocare in A già il prossimo anno. Comunque fa piacere che tante squadre, Parma compreso, siano interessate a Simone. Significa che il ragazzo sta facendo bene".

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