ESCLUSIVA PL - Ribalta: "Brunetta ha tanto da dare, Balogh e Dierckx da valutare. Traoré? Andiamoci cauti"

24.06.2021 10:00 di Niccolò Pasta Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA PL - Ribalta: "Brunetta ha tanto da dare, Balogh e Dierckx da valutare. Traoré? Andiamoci cauti"

Terza ed ultima parte della nostra intervista al Managing Director-Sport del Parma, Javier Ribalta, in cui completiamo una panoramica sul mercato, concentrandoci su alcuni dei gioiellini di casa Parma, dai giovani cresciuti nell'ultimo periodo nel settore giovanile, come Dierckx, Balogh, Rinaldi e Chaka Traoré, a chi potrebbe essere una delle chiavi del successo della prossima stagione, come Juan Brunetta, appena confermato in crociato, e Yann Karamoh. 

Tra i giovani in cui credete tanto c'è Rinaldi, che ha firmato il contratto da pro. Per lui meglio un anno alle spalle di Buffon o uscire per giocare?
“La nostra idea è che esca a giocare, però per giocare veramente. Se esce per stare in panchina, tanto vale che stia qua. L’idea è trovargli una squadra, e abbiamo già qualche situazione interessante in cui possa andare a giocare. È un portiere con un grande futuro, ma i portieri devono giocare perché altrimenti è difficile migliorare. Anche se ti alleni con Buffon, se non giochi la partita ti manca, e l’idea è che possa uscire in prestito”.

Per Balogh e Dierckx può valere lo stesso concetto?
“Balogh e Dierckx vengono in ritiro con noi, poi li valuteremo. Sono giovani e devono giocare e sarebbe meglio giocassero in un calcio che non sia Primavera. O restano con noi per essere una parte importante della rosa, oppure magari uno dei due può uscire in prestito come Rinaldi, vediamo”.

Chaka Traorè piace a molte squadre in Europa. Che piani avete per lui?
“Con lui non vogliamo avere fretta, non ha nemmeno 18 anni. È un ragazzo del nostro settore giovanile e vogliamo andarci cauti, non vogliamo bruciare le tappe. Per ora siamo tranquilli, ha qualità importanti e vedremo in futuro che succederà”.

Brunetta è stato riconfermato: è il giocatore che potrà essere una chiave importante per il gioco di Maresca?
“Tutti noi, Maresca compreso, siamo convinti sia un giocatore che abbia davvero tanto da dare. Ha avuto una stagione un po’ sfortunata, è arrivato in ritardo, ha avuto il Covid e non ha potuto mostrare le sue vere qualità. Nelle ultime partite, invece, si è visto il livello del giocatore. Abbiamo pensato che scendendo di una categoria e con un anno di adattamento potesse essere l’anno buono per lui. Ha qualità importanti”.

Questo discorso può valere anche per Cyprien?
“Con lui bisogna andarci piano, prima deve recuperare e spero che tra poco sia a posto. Cyprien deve dimostrare, se non succede niente - perché siamo sempre in una sessione di mercato, e quello che succede oggi domani può cambiare - è un esempio simile a quello di Brunetta, anche se Brunetta ha fatto vedere un po’ di più”.

Il Parma è una squadra di Serie A come rosa, con costi da Serie A. Da questo punto di vista ci sarà una riduzione dei costi?
“Penso che una riduzione naturale ci possa essere, però guardiamo più che altro al campo e al tornare al più presto, non tanto alla riduzione degli stipendi o meno”.

Avete iniziato da pochissimo, ma il progetto è a medio-lungo termine. Come vede il Parma tra tre anni?
“Vedo il Parma come un club strutturato, come una società moderna e che pensa al futuro. Lo vedo così. Non posso dirti oggi a che livello, sportivamente parlando, ma sicuramente lavoreremo per fare un club moderno, che guarda in avanti e al futuro”.

Karamoh ha cambiato agente, con lui avete parlato?
“Con Karamoh non abbiamo ancora affrontato nulla. Verrà qui quando ci raduneremo, sempre non succeda qualcosa prima. Ribadisco, però, che, nel caso, troveremo la soluzione che accontenterà il Parma in primis, poi il giocatore. Sempre se arrivi qualcosa. In caso contrario, Karamoh può dare tanto in Serie B”.

State seguendo qualcuno in particolare dall’Europeo?
“No, sinceramente nessuno. Se c'è qualcuno tanto non te lo dico (ride, ndr)”.

Chi lo vince l’Europeo?
“Per me l’Italia. Hanno uno spirito, un modo di giocare, una consapevolezza, che mi ricorda molto la Spagna del 2008-2010. Sono un gruppo di giocatori con un’età giusta, consapevolezza, un gruppo unito: vedo una squadra che può vincere. Poi certo, te la giochi con la Francia e con queste, ma per me l’Italia è la favorita”.

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