Partite che hanno fatto la storia, 12 maggio 1999: il Parma torna sul tetto d'Europa

12.04.2020 21:32 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Partite che hanno fatto la storia, 12 maggio 1999: il Parma torna sul tetto d'Europa

Torna l'appuntamento con le partite che hanno fatto la storia. Per questa puntata pasquale, celebriamo uno dei successi più fulgidi e ricordati della storia del Parma: la vittoria della Coppa UEFA nel 1999. 

E' la stagione 1998/1999: il Parma, salutato Ancelotti, dà la panchina a un giovane Alberto Malesani, consegnandogli una squadra fenomenale, una delle più forti in Europa in quel momento. Arrivano giocatori come Fuser, Boghossian e Veron, con la coppia Chiesa-Crespo destinata a regalare grandi gioie al pubblico di fede crociata. Il sogno della famiglia Tanzi è lo scudetto, e nella prima metà della stagione gli emiliani sembrano poter lottare per il massimo traguardo nazionale. In realtà, complici gli impegni su tre fronti, in Serie A il Parma finisce per mollare la presa - arriverà "solo" quarto in campionato, a -15 dal Milan campione. Viceversa, i gialloblu arrivano sino in fondo sia in Coppa Italia che in Coppa UEFA. La coppa nazionale si chiude proprio una settimana prima della gara di cui stiamo per parlarvi, ed è proprio il Parma ad aggiudicarsela, conquistando il primo trofeo della stagione superando la Fiorentina dopo due pareggi nella doppia finale (Parma vincente per la regola dei gol in trasferta, dopo il 2-2 del Franchi). In UEFA il cammino del Parma è invidiabile: nell'ordine, vengono battute Fenerbahce, Wisla Cracovia, Rangers Glasgow, Bordeaux (con un clamoroso 6-0 al Tardini) ed Atletico Madrid. Per poco non viene sfiorato un clamoroso derby della Via Emilia in finale di Coppa UEFA, perché il Bologna viene superato in semifinale in extremis dall'Olympique Marsiglia. 

Si arriva così alla finale tra Parma ed Olympique Marsiglia, nella cornice dello stadio Luzhniki di Mosca. Si gioca il 12 maggio 1999, e Alberto Malesani schiera il suo Parma con un 3-4-1-2: Buffon in porta; Thuram, Sensini e Fabio Cannavaro in difesa; centrocampo con Fuser e Vanoli sulle fasce, Dino Baggio e Boghossian in mezzo; Veron a galleggiare tra i reparti; Chiesa e Crespo coppia d'attacco. La forza del Parma è strabordante: la conquista della Coppa Italia una settimana prima sembra aver dato una carica incredibile agli emiliani. Nulla può il Marsiglia, i crociati passano già prima della mezz'ora. E' Hernan Crespo a sbloccare la gara, sfruttando un errore di Blanc e battendo Porato in uscita con un delizioso pallonetto. Il Parma insiste e a una decina di minuti dall'intervallo arriva il raddoppio: lunga azione asfissiante dei gialloblu, che portano al cross Fuser. L'esterno pesca a centro area l'altro esterno, Vanoli, che si era sganciato in avanti: il colpo di testa sorprende Porato per la seconda volta e il Parma si porta sul 2-0. Nella ripresa, la gara assume ancora meno storia quando, al 10' del secondo tempo, il Parma confezione forse il gol più bello della serata. Ripartenza condotta da Thuram che si appoggia a Fuser, scarico su Veron che va al cross, velo di Crespo per Chiesa che con una fucilata al volo non lascia scampo al portiere francese. 3-0, partita chiusa: sarà anche il risultato finale, per il Parma che conquista la seconda Coppa UEFA della sua storia, mentre Chiesa diventa capocannoniere della competizione con otto reti. Poco ma sicuro: la serata di Mosca rappresenta uno dei punti più alti della storia del Parma. 

PARMA-OL. MARSIGLIA 3-0
(26' Crespo, 36' Vanoli, 55' Chiesa)