Frey: "Io in alcune stagioni superiore a Buffon. Ma lui per costanza e continuità è stato sopra tutti"

Sebastien Frey, che ha difeso anche la porta crociata, ha parlato a TvPlay di Gigi Buffon, esprimendosi così: "Ci sono portieri come Yashin, Zoff, che abbiamo visto poco e definiamo leggende perché ricordiamo le loro gesta. Se però tu mi parli di calcio moderno se ripercorriamo la carriera di Buffon sicuramente è stato il più forte per quello che ha dimostrato, vinto e rappresentato. Incontrare Buffon è stata grande fonte di ispirazione. Non mi sono mai sentito inferiore a lui per le qualità che avevo. In alcune stagioni dati alla mano sono stato anche migliore. Quando sono arrivato in Italia mi chiamavano il Buffon francese. Dove Gigi secondo me però è stato insuperabile è stata la costanza, la continuità, la professionalità. Gigi è stato sopra tutti. Si merita tutto il riconoscimento, gli voglio bene ed è giusto. Peruzzi è stato un grandissimo portiere, l’ho adorato. Ho preso spunti dalla sua esplosività. Ci metto dentro anche Pagliuca, che era il titolare all’Inter ed è stato di aiuto, umile. Eccezionale con me. Voglio arrivare al fatto che anche Pagliuca e Peruzzi, che erano due mostri sacri Buffon, li ha fatto scomparire. Il suo ciclo è durato tantissimo. Nessuno è stato in grado di raggiungerlo in Italia e in Europa. La sua parata più importante è stata quella sul colpo di testa di Zidane in finale, quella più bella quella all’esordio in nazionale. Ha chiuso un cerchio. Buffon non spingeva tanto. Non era un portiere che spingeva. Lui era fortissimo nella lettura e nell’attacco palla. Tante volte compensava con questo. Nelle situazioni strane era sempre piazzato bene. Sapeva sempre dove arrivava la palla. Ha sempre sfruttato la sua ampiezza per coprire lo spazio. Difetti di Buffon? C’erano portieri che erano più a loro agio con i piedi”.

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