Rinaldi: "Contento per la promozione del Parma. Mi piacerebbe restare, ma andranno fatte delle valutazioni"

22.05.2024 19:36 di  Redazione ParmaLive.com   vedi letture
Fonte: a cura di Alessandro Zucchinelli
Rinaldi: "Contento per la promozione del Parma. Mi piacerebbe restare, ma andranno fatte delle valutazioni"
© foto di Benaglia/ParmaLive.com

Il portiere crociato Filippo Rinaldi, quest'anno in prestito all'Olbia, ha rilasciato una lunga intervista al sito Centotrentuno.com, commentando sia la stagione appena passata, che ha visto la retrocessione in Serie D della squadra sarda, sia il suo futuro prossimo. Questo un estratto: 

Parliamo della tua stagione: sembra quasi un paradosso che in un’annata totalmente da dimenticare per la squadra il tuo rendimento sia stato sempre positivo, tanto da essere probabilmente l’unico “da salvare” nel buio generale.
"Fa piacere sentire queste parole. La scorsa estate, una volta deciso che sarei andato a giocare in prestito dal Parma, cercavo una squadra che potesse darmi continuità di impiego, perché sapevo che sarebbe stata una stagione importante per me. Ho parlato con il direttore Tatti che mi ha fatto subito sentire una grande fiducia nei miei confronti. Lo devo ringraziare perché mi ha fatto sentire voluto dall’Olbia. In più penso di averci messo anche del mio, con prestazioni positive: certo, potevo fare di meglio perché i miei gol li ho presi, ma ho giocato 34 partite e sono contento della continuità. Se ho fatto bene è grazie alla società, ai miei compagni e soprattutto ai tifosi, in particolare quelli della Curva Mare, perché mi hanno messo nelle migliori condizioni per farlo. Si può sempre far meglio, ma ci tenevo a disputare una buona stagione per questi colori e per questa piazza".

Capitolo Under 21: non è banale la convocazione di giocatori che militano in Serie C. Com’è stato rappresentare Olbia con la maglia azzurra?
"Per me è stata una chiamata inattesa, per quanto abbia fatto la trafila in nazionale fino all’Under 19. Poi per due anni non sono mai stato convocato, in più nella lista c’erano soprattutto giocatori di Serie A e B quindi a maggior ragione non mi aspettavo di essere inserito in gruppo. Ci speravo, ma è stato tutto inaspettato. Però quel che dicono tutti è che la nazionale è la ciliegina di una torta fatta dal lavoro durante l’anno. Per questo ringrazio i tre mister avuti quest’anno – Leandro Greco, Marco Gaburro e Oberdan Biagioni – insieme al preparatore dei portieri Fabrizio Martellotta e i miei compagni che hanno fatto sì che questo diventasse possibile".

Capitolo Parma, che da pochi giorni ha festeggiato il ritorno anticipato in Serie A. Domanda d’obbligo: speri di avere una chance in prima squadra, dopo quest’annata?
"Innanzitutto sono contentissimo che il Parma sia tornato in Serie A. È una società che lavora molto bene, avendo fatto la preparazione con loro la scorsa estate posso dire che si capiva come mai fosse la favorita per la promozione. Per quanto mi riguarda ho un contratto con loro, tornerò là per capire insieme alla società quale sarà la soluzione migliore. È ovvio che mi piacerebbe restare a fare la Serie A, ma andranno fatte le giuste valutazioni per capire il percorso da intraprendere. Poi se non fosse quest’anno, magari sarà il prossimo".

Ti hanno accostato spesso a Buffon: ti è pesato questo paragone? Quali sono i tuoi modelli per il ruolo di portiere e dove pensi di dover migliorare ancora?
"Dopo la preparazione fatta con lui essergli accostato non può che essere un onore per me. Sarà un ricordo che porterò sempre con me, questo accostamento è stato un vanto per me. Come modelli dico Vicario e Ramsdale, dato che mi piace tanto la Premier League. Vicario ha fatto un percorso invidiabile e per certi versi, specie nei primi passi di carriera, un po’ mi ci rivedo. Per caratteristiche invece dico il portiere dell’Arsenal, perché abbiamo alcuni aspetti in comune. Per quanto riguarda i miglioramenti penso di dover fare ancora tanto e che questo sia anche il bello di questo sport quando sei giovane. Sicuramente l’impostazione dal basso e il gioco con i piedi, che sta diventando importante quasi quanto parare, insieme alle uscite alte. Ma ci lavorerò tanto".

Qual è l’aspettativa per il futuro di Filippo Rinaldi?
"Sicuramente continuare a migliorare, ma soprattutto giocare tanto. Perché per un portiere le partite servono ancor più degli allenamenti. Si vedrà inestate dove e a quale livello: sicuramente mi piacerebbe fare un altro campionato da 34/35 partite. Per quanto riguarda l’Under 21 potrò essere convocato anche nella prossima stagione, io ora continuerò ad allenarmi a Parma sperando di far parte della squadra che parteciperà al Torneo di Tolone".