Il CFO crociato Casagrande: "Contratti con durata a 8 anni, ecco cosa cambia"

27.06.2025 21:20 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Il CFO crociato Casagrande: "Contratti con durata a 8 anni, ecco cosa cambia"
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Intervenuto ai microfoni di Calcio e Finanza, il Chief Financial Officer del Parma, Valerio Casagrande, ha parlato della nuova norma che vedrà i contratti stipulabili con i calciatori avere una durata massima di otto anni: "Si tratta ancora di uno schema di Decreto Legge che deve essere soggetto all’iter che lo porti a diventare una legge vera e propria. Ci sono dei vantaggi nel fatto che con una durata contrattuale più lunga si possano ridurre i costi di negoziazione. Dopo cinque anni, non si è costretti a dovere rinegoziare un accordo con tutti quei costi accessori che un rinnovo si porta dietro e contestualmente si innalza il livello di protezione rispetto ad alcuni giocatori. Ma è un'arma a doppio taglio, perché un accordo dello stesso tipo per un calciatore che non rientra più nei piani o che non si sia rivelato valido sul piano tecnico, porta ad avere internalizzato dei costi ulteriori".

Casagrande prosegue: "Un altro elemento da considerare è che ci sono operazioni finanziarie sofisticate che sfruttano come collaterale il valore del calciatore. Se è garantito che un calciatore rimanga più tempo nella società, queste operazioni possono beneficiarne. Se il giocatore rimane per più tempo, l’operazione può essere facilitata da un elemento di garanzia ulteriore: la durata del contratto. In ogni caso, credo che vedremo contratti di questo tipo su una selezione di giocatori, ossia atleti tendenzialmente giovani, che abbiano mostrato chiaramente il loro valore tecnico e che diano ragionevoli garanzie alla società di mantenere le loro performance nel corso del tempo. Altrimenti per i club c’è il rischio di vedersi intrappolati. Il potenziale a livello civilistico? Questa novità porterebbe un risultato economico migliore. L’effetto positivo sarebbe quello di avere meno problematiche a livello di patrimonio netto positivo. L’effetto negativo sarebbe, invece, costituito dall’aumento delle imposte, elemento che, tuttavia, non è necessariamente il più sentito dalla maggior parte dei club, data la diffusa iporedditività nel settore".