Amauri, un digiuno lungo 1344 minuti

Sabato 2 novembre, minuto 53 di Parma-Juventus. Dopo una discesca con slalom sulla destra, Biabiany serve in mezzo un pallone invitantissimo per Amauri: il centravanti anticipa il tuffo disperato di Buffon con una finezza di tacco, ma la palla rotola fuori dallo specchio della porta. E' la sintesi perfetta del momento dell'ariete crociato, a cui manca sempre qualcosina per trovare il gol. Gol che manca da parecchio al navigato centravanti in campionato. Il digiuno di reti di Amauri è, infatti, arrivato a quota 1334 minuti, che, fatti due calcoli, equivalgono a poco meno di 15 partite.
Un'infinità, anche per un giocatore che non è mai stato un bomber implacabile. Per ritrovare l'ultimo sigillo del 33enne in campionato bisogna addirittura risalire al 30 marzo 2013, oltre sette mesi fa: il Parma batteva per 3-0 il naufragante Pescara, Amauri siglava al 65' la rete che chiudeva l'incontro e dieci minuti dopo avrebbe lasciato spazio a Cerri. Da lì in poi non si sono avute più tracce in zona gol, se non in Coppa Italia quando firmò una doppietta nel poker rifilato al Lecce il 17 agosto. Troppo poco per un giocatore del suo livello.