Malesani torna su Tanzi: "Gli devo molto, mi ha accettato per come ero"

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Nonostante siano passati otto anni dal suo ritiro dal calcio, Alberto Malesani continua a essere ricordato con affetto da molti all'interno del mondo del pallone, così come da molti da tifosi. Raggiunto da L'Arena, Malesani si è aperto in una lunga chiacchierata, dove ha potuto parlare di calcio ma anche di vino, sua grande passione e attività attuale e di famiglia: "Mi sono fermato per recuperare quel che ho perso negli anni di allenatore. La mia famiglia prima di tutto, gli amici, la mia Verona. Mi sto godendo la mia identità territoriale che temevo aver perso nei 26 anni da professionista". Non poteva mancare qualche considerazione sul Parma, soprattutto su Tanzi, presidente con cui è riuscito a scrivere la storia e mancato di recente: "Chievo e Calisto Tanzi? A loro devo molto, sono due enormi perdite. Il Chievo è stato ingiustamente esautorato, ha pagato per prese di posizioni politiche e sportive ben più del dovuto.

E anche la scomparsa di Tanzi mi ha dato un grande dolore. I loro errori? Facile giudicare da fuori. Dal punto di vista umano li ho visti entrambi affrontare situazioni molto complicate. Il Chievo ha fatto da parafulmine per tutto il movimento, subendo una vera e propria caccia alle streghe. Tanzi, come ho già avuto modo di dire dopo la sua recente scomparsa, mi ha accettato così com’ero, un po’ stravagante sia nel comunicare che nel vestire, quindi fuori dalla sua linea".