Cremonese, Stroppa: "Non so che farò, ma una cosa è certa: in B con giocatori da B, in A da A"

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Lo aveva detto già nella conferenza stampa di domenica, non era ancora tempo di pensare alla Serie A e al futuro, era solo tempo di godersi la festa; e il tecnico della Cremonese Giovanni Stroppa, anche dopo 48 ore dall'aver riportato i grigiorossi nella massima serie, ribadisce. Non è tempo di parlare del futuro, anche se lo stesso incombe; è ancora troppo grande la gioia per l'aver centrato il traguardo in una stagione comunque non semplice, fatta di alti e bassi e anche di un esonero in corsa, "cancellato" poi dalla richiamata.

Lo ha riferito a La Gazzetta dello Sport in edicola quest'oggi, dove ha così parlato: "Se rinnovo? Adesso mi voglio godere questa soddisfazione. A ogni modo, rispetto alle precedenti esperienze (vengono menzionate Pescara, Crotone e Monza, ndr) ho maturato più esperienze, ma l’idea è sempre quella. E mi voglio solo godere queste emozioni".

Su una cosa è però chiaro: "L’ha detto Sacchi a proposito del Psg: conta il gioco, poi vengono i giocatori. Oppure Silvio Berlusconi: bisogna essere padroni del campo. E questa Cremonese è molto forte. So già cosa diranno: in A ti devi salvare, ti devi difendere, cavolate del genere. Io non so cosa farò, ma resto sempre questo: in B con i giocatori di B e in A con giocatori di A".