Gazzetta dello Sport - Amauri: "Ho segnato tanti gol importanti ma questi hanno un significato più forte"

20.05.2014 09:51 di  Riccardo Zucchi  Twitter:    vedi letture
Gazzetta dello Sport - Amauri: "Ho segnato tanti gol importanti ma questi hanno un significato più forte"
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© foto di Federico Gaetano

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport Amauri (33) ha parlato della doppietta di domenica contro il Livorno e la qualificazione all'Europa League: 

Amauri, la doppietta rifilata al Livorno che valore ha nella sua vita professionale?
"La metto sul podio della mie partite migliori. Ho segnato altri gol importanti, ma questi hanno un significato più forte perché dimostrano la qualità del mio lavoro. Sentivo che avrei segnato, c’era un’atmosfera magica in campo e sugli spalti del Tardini. Il sostegno dei tifosi mi ha spinto in porta. E’ stata una sensazione bellissima".

Ci credeva in questo sesto posto?
"In estate sulla carta il Parma appariva una buona squadra ma poi i valori bisogna dimostrarli sul campo. L’obiettivo di partenza era la salvezza, strada facendo siamo diventati più ambiziosi e ci abbiamo creduto partita dopo partita. Merito dei 17 risultati utili di fila che ci hanno dato coscienza della nostra forza".

Qual è stato il suo gol più bello quest’anno?
"Quello contro il Milan a San Siro. Un tocco di tacco tanto prezioso quanto decisivo perché ci ha permesso di tornare in vantaggio e vincere dopo che il Milan ci aveva rimontato. Anche in quella occasione sono uscito dalla panchina".



A Parma si è rilanciato dopo l’eclissi con la Juve e la toccata e fuga alla Fiorentina. C’è un motivo particolare?
"Parma c’è sempre stata nella mia storia di calciatore. Sono venuto per la prima volta in Italia chiamato dall’allora patron Tanzi. Ci sono tornato nel 2011 contribuendo ad una salvezza difficile. Adesso non voglio più muovermi da qui. A Parma ho ritrovato la forma dei miei tempi migliori anche perché da due anni sto davvero bene fisicamente".

La questione Europa è in bilico. Ci terrebbe a rigiocare le coppe?
"Sì, moltissimo. Le coppe trasmettono un fascino particolare. C’è sempre da imparare e certe partite rimangono nella memoria. Se penso alla Champions, il primo ricordo che mi viene in mente è il gol che ho segnato al Real Madrid con la maglia della Juve".

Questo Parma, con la rinascita di Cassano, è un modello che può durare nel tempo?
"Sì perché viene da cinque anni di crescita e ci sono giocatori che possono migliorare ancora tanto. Inoltre è un gruppo affiatato, siamo tutti bravi ragazzi".

Com’è il suo rapporto con Donadoni? Vorrebbe giocare di più?
"C’è grande rispetto reciproco. Io vorrei giocare sempre, metto tutto l’impegno per dimostrare che sbaglia a tenermi in panchina. Il mio è uno spirito positivo e non di rivalsa contro Donadoni che sono certo lo apprezza".

Alla sua età come vede il futuro?
"Ho ancora tanto calcio davanti. Il mio contratto scade nel 2016. Punto a giocare fino a 36 anni per emulare Toni. Dopo la straordinaria stagione che ha fatto, Luca per me è un esempio di passione e serietà".