ESCLUSIVA PARMALIVE - Palmieri: "Ammiro i miei uomini. Manenti? Non parla di me o con me"

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18.02.2015 20:59 di  Redazione ParmaLive  Twitter:    vedi letture
Alberto Benaglia/ParmaLive.com
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A margine della vittoria colta dai Giovanissimi Nazionali di Neri contro il Bologna, il responsabile del Settore Giovanile Francesco Palmieri parla ai nostri microfoni togliendosi diversi sassolini dalla scarpa circa il momento della società, dei giovani ducali e non solo. "Una grande partita, sono soddisfatto e orgoglioso, speriamo che tutto questo non vada in frantumi. Ci sono gli avvoltoi su di noi e non abbiamo quasi più niente. Avevamo due pulmini per i ragazzi che vivono fuori città e ci hanno tolto anche questo. Con tutto ciò facciamo ancora bene sul campo, ma ognuno si ruba anche i nostri meriti e la cosa inizio a non sopportarla. Almeno quello che abbiamo costruito devono riconoscerlo", le sue parole in esclusiva ai nostri microfoni. 

Intanto siete senza mezzi. I due pulmini che usavate li hanno pignorati:
"Ho letto che venerdì sera ce li comprano, ma non ho avuto nessuna comunicazione ufficiale".

Ha avuto modo di parlare con Manenti?
"Mai, volevo parlarci ma mi è stato detto di aspettare. Sono il responsabile del settore giovanile però, e ho bisogno di dare certezze alle mie squadre, ai miei collaboratori".

Eppure il presidente ha parlato profusamente di Settore Giovanile nella conferenza stampa di presentazione:
"Ma non parlava di me, io non ho mai lavorato alla Juventus". 

Messaggio recepito. Cosa si attende dal futuro a questo punto?
"Ho giocato dalla Promozione alla Serie A, una situazione così non l'avevo mai vista. Noi non abbiamo più certezze, siamo nel buio assoluto. Speriamo che qualcuno ci dia una mano, mi dispiacerebbe vedere tutto questo lavoro buttato a mare, abbiamo creato giocatori veri, che giocano in Serie A, B o Lega Pro. Inutile fare nomi, i risultati sono sotto gli occhi di tutti". 

Ci dobbiamo aspettare qualche addio nelle prossime ore?
"Sotto quell'aspetto io voglio ringraziare tutti quelli che fanno parte del settore giovanile del Parma, sono orgoglioso del mio gruppo di lavoro. Uomini prima e lavoratori straordinari poi, ma ci sono persone qui che hanno famiglia e fanno sforzi incredibili. Provo ammirazione per loro".

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