PL - Massimo Paci: "Parma non scoraggiarti e concentrati per i play-off: anche per noi in B non fu facile. Lucarelli leader instancabile, Calaiò fuori categoria"

12.04.2017 21:16 di  Sebastian Donzella   vedi letture
Paci ai tempi del Parma
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Paci ai tempi del Parma
© foto di Federico De Luca

Massimo Paci, tra il 2006 e il 2011, ha collezionato più di 120 presenze con la maglia del Parma tra Serie A e B, disputando anche una stagione di Lega Pro in chiusura di carriera al Pisa. ParmaLive.com lo ha intervistato in esclusiva per capire come giudice l'attuale stagione dei gialloblù, visti in due occasioni dal vivo: "Sono andato a vedere allo stadio le gare del Parma a San Benedetto e ad Ancona, in cui arrivarono un pari e una sconfitta. Si trattava di match del girone d'andata, la squadra è cambiata molto da allora".

Tante cose son cambiate eppure il Venezia, già questo week-end, potrebbe festeggiare la vittoria del campionato. Una brutta botta per il Parma?

"Non credo sia una brutta botta. Quando una società gloriosa come il Parma riparte dal basso non è mai facile tornare ad alti livelli nel giro di pochi anni. Il Parma dovrà lottare per questo, non deve farsi scoraggiare se non è riuscito al primo colpo a vincere il campionato. Ci sono squadre che ci provano da tanti anni come Lecce e Foggia, a riprova di come questa categoria non sia semplice. E poi ci sono ancora i play-off e il club ducale ha tutte le possibilità di farcela".

Cosa hanno avuto i lagunari più dei ducali?

"Innanzitutto anche il Venezia, come il Parma, ha una grande società e una grande squadra. La differenza sta nella continuità: i ducali hanno perso punti nella prima parte del campionato mentre i veneti hanno sempre avuto una certa regolarità. Poi sono arrivati Faggiano e D'Aversa che hanno fatto cose egregie grazie anche a nuovi investimenti della società. Ma i punti da recuperare nel ritorno erano tanti e a un certo punto i crociati hanno pagato questa rincorsa. In ogni caso non sono stato sorpreso della gran stagione dei lagunari".

Nella tua carriera a Parma hai vissuto una situazione simile nell'anno della Serie B: dopo la retrocessione avevate avuto qualche problema...

"Quella stagione vincemmo il campionato al primo tentativo ma non fu facile. Anche noi cambiammo allenatore e passammo dei periodi difficili, un po' come quelli vissuti dal Parma quest'anno. Servono calma e tranquillità perché le qualità per centrare l'obiettivo ci sono tutte". 

Anche perché in pochi, in Lega Pro, possono permettersi giocatori del calibro di Lucarelli e Calaiò, tuoi ex compagni.

"Alessandro lo stimo moltissimo e non riesco a capire come faccia a quell'età a rendere così, beato lui che ha un grande fisico. Ha dato molto al Parma, è un leader e un simbolo gialloblù: la sua esperienza sta aiutando tanto i ducali in questa stagione. Calaiò, in Lega Pro, semplicemente non c'entra nulla e l'ha dimostrato per tutta la stagione. Loro due dovranno prendere in mano la squadra durante i play-off, il loro apporto sarà fondamentale".

A proposito di play-off, quest'anno sono in formato maxi, con 24 squadre al via. Sarà un problema?

"Non credo conti molto il numero di club che ti ritrovi contro negli spareggi. Dipende molto, invece, da come una squadra ci arriva: nell'ordine saranno decisive prima le motivazioni, poi l'aspetto fisico e infine la parte tattica. Spero comunque che i ducali possano approdare subito in Serie B, me lo auguro di cuore: una città come Parma non merita la terza serie".