Tardini, da punto di forza ad ostacolo: come può una squadra tanto esperta patire così tanto le pressioni? A Fano obbligatoria la vittoria

27.10.2016 20:52 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
Tardini, da punto di forza ad ostacolo: come può una squadra tanto esperta patire così tanto le pressioni? A Fano obbligatoria la vittoria
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© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

"Il campo del Tardini è il più ostico d'Italia, un catino in cui si avverte l'avversità del pubblico di casa", diceva qualche anno fa Zinedine Zidane, uno che in carriera ha vinto tantissimo giocando negli stadi più importanti d'Europa. Ed in effetti, ripercorrendo la storia del Parma, l'Ennio è stato - anno più, anno meno - uno dei veri punti di forza della squadra ducale, che tra le mura amiche ha costruito imprese epiche, trovando nel proprio pubblico un validissimo alleato, in pratica un dodicesimo uomo in campo. In questa stagione, però, il binomio Parma-Tardini sembra non più così vincente come nel recente passato, in quanto, come ammesso in tutta onestà da mister Luigi Apolloni dopo la gara col Mantova ("È chiaro che la squadra probabilmente in questo momento soffre il Tardini. Ho notato che anche nelle situazioni più semplici andavamo a complicarci la vita, penso che sia una questione mentale"), i crociati paiono non vivere serenamente l''obbligo' di dover vincere e convincere in ogni occasione.

Le pressioni non sono mai facili da gestire, si sa, ma allo stesso tempo sorprende vedere come una squadra tanto esperta patisca in questa maniera le attese dell'esigente platea del Tardini. Riferendoci all'ultima gara, quella col Mantova, è interessante rimarcare come l'età media dei giocatori crociati scesi in campo dal 1' fosse di 28,36 anni: un numero abbastanza importante, che testimonia come il Parma possa contare su diversi elementi non più di primissimo pelo, che nel corso delle rispettive carriere hanno senz'altro giocato in piazze altrettanto calde e sono dunque abituati alle pressioni. Del resto, quella di allestire una rosa con tanti giocatori d'esperienza è stata una scelta ben precisa fatta in estate dalla dirigenza, la quale ben conosceva le problematiche a cui si andava incontro in questa stagione tanto complessa quanto importante.

Fortunatamente, il "problema Tardini" non si pone riguardo al prossimo turno, che vedrà Lucarelli e compagni andare a Fano per provare a conquistare il terzo successo di fila. E' inutile dire che i tre punti sono quasi d'obbligo anche in questa circostanza per la compagine gialloblù: innanzittutto per arrivare al big match col Gubbio nelle migliori condizioni possibili, sia mentali che di classifica; e poi perché l'avversaria di turno, il Fano, è una delle più deboli a livello qualitativo dell'intero girone, come tra l'altro suggeriscono in maniera impietosa i numeri di questa prima parte di campionato (i marchigiani sin qui hanno perso il 50% delle gare disputate, subendo 13 reti e segnandone la miseria di 6, poco più di 0,5 a partita).