Quale punta da affiancare a Calaiò? Due scuole di pensiero, e una ricorda il passato...

09.08.2017 20:00 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Quale punta da affiancare a Calaiò? Due scuole di pensiero, e una ricorda il passato...
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Il mercato d'entrata del Parma, a sentire le voci che circolano, è quasi giunto alla conclusione, salvo grosse occasioni dell'ultim'ora o imprevisti. Il difensore under, con ogni probabilità, sarà infatti il cileno Francisco Sierralta. Resta vuota, quindi, la casella della prima punta, quella che sarà la ciliegina della torta su un mercato che, sin qui, ha convinto molti addetti ai lavori.

Ma chi sarà il nuovo centravanti del Parma? Sino ad oggi, due sono i nomi che sono circolati maggiormente nei media che si occupano della condivisione di notizie e dicerie relative al calciomercato: Francesco Caputo della Virtus Entella e Andrea Pinamonti dell'Inter. Partendo dal presupposto che, viste le ultime evoluzioni, potrebbe non arrivare nessuno dei due, i due giocatori che ho nominato rappresentano due scuole di pensiero praticamente opposte: una, vuole al fianco di Calaiò un attaccante già affermato, maturo, che indubbiamente sa come far gol. L'altro profilo, invece, ricalca quello del centravanti giovanissimo che ha già un nome in Serie A, ma che vuole affermarsi prima in cadetteria per poi sfondare nella massima categoria.

Oggi è uscita l'indiscrezione (molto forte, a dire il vero) dell'arrivo dell'argentino Maxi Lopez: un nome che, chiaramente, si riallaccia alla prima tipologia di attaccante che abbiamo illustrato. Certo, a differenza di Caputo, Maxi Lopez è un giocatore che non ha mai disputato la Serie B, sebbene sia stato sempre un giocatore in grado di segnare e garantire anche un certo numero di reti. Questo ha un po' scombinato le carte in tavola, ma trovo altrettanto intrigante anche l'altra scuola di pensiero: quello di Pinamonti infatti è un bel profilo, ma si potrebbero fare altri esempi sulla medesima scia. Personalmente, in tal senso, mi piace molto Moise Kean, anche se è bene sottolineare come il giovane giocatore della Juventus non sia mai stato accostato al Parma. In un certo senso, puntare su un centravanti giovane sarebbe un po' un... ritorno al passato. Pensateci, nell'ultimo campionato di Serie B disputato dal Parma, i crociati optarono proprio per questa soluzione: un attaccante esperto, che ha sempre fatto gol (Cristiano Lucarelli, il cui "erede" in questo caso è Emanuele Calaiò) affiancato da un giovane in rampa di lancio come Alberto Paloschi, che all'epoca era un diciottenne di belle promesse, ad oggi mantenute solo in parte.

A prescindere da questa analisi, si tratta di una decisione importante e delicata: si tratta di scegliere qualcuno che garantirà (ci si augura), insieme a Calaiò, i gol necessari per permettere al Parma di centrare l'obiettivo. Come al solito, aspettiamo e vedremo.