La nuova B e il nuovo Parma: nove anni dopo, la voglia di ripetersi è tanta

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Una B nuova, con limiti nuovi e meno restrittivi: la modifica della legislazione sui giovani è più che mai positiva per una squadra come il Parma, che ha voglia di crescere ma soprattutto di centrare l'obiettivo grosso, al di la di quanto dichiarato con umiltà e furbizia dalla società in questi giorni. Come già ampiamente annunciato, sarà un Parma tutto nuovo quello che prenderà il via alla nuova stagione, con ben pochi superstiti della Serie D, potenziato per affrontare un campionato comunque già abbondatemente preparato in anticipo grazie agli acquisti di calciatori di categoria che ora dovranno guidare il gruppo. La speranza, il sogno anzi, è ripetere quanto fatto nove anni fa. 

Magari non proprio tutto: quella 2008/2009 fu una stagione travagliata, col Parma poco continuo sotto la gestione Cagni e meravigliosamente incisivo sotto quella Guidolin, il vero fautore di una promozione che in certi momenti sembrava davvero un miraggio. Ora si torna lì, dove Alessandro Lucarelli e compagni fecero la storia, per provare a ripetersi in una campionato complesso, ma diverso rispetto a quello di nove anni fa. Ma con le stesse ambizioni e la voglia di tornare dove il Parma merita di essere, per troppi motivi.