Coppa Italia: niente illusioni ma guai a snobbarla

Dopo due anni tra Serie D e Lega Pro, il Parma "riassapora" il gusto di giocare a inizio agosto. Non di certo l'ideale per un team in piena preparazione atletica nel caldo estivo ma un attestato di quanto di buono sia stato fatto fin qui. E comunque vada col Bari, il risultato sarà ben accetto. Due anni fa, infatti, i crociati erano stati eliminati a ottobre dalla Coppa di Serie D dalla Correggese. A fine agosto scorso a spedire fuori i ducali dalla Coppa di Lega Pro ci aveva pensato il Pro Piacenza. Domenica, in caso negativo, i ducali finiranno il loro percorso nella Coppa Italia Tim Cup per mano del Bari.

Altro blasone, sia come competizione che come avversario. Ma anche altri stadi: dai pochi intimi di Correggio e Piacenza, sponda rossonera, al "San Nicola" di Bari. Un assaggio, insomma, di cadetteria. Ma anche un modo per capire quanto di grande sia stato fatto, seppur tra mille difficoltà in campo e fuori, dalla rinascita ducale. Il rientro nella Coppa dei grandi è il primo segnale d'avviso agli avversari: il Parma è finalmente tornato. E non ha intenzione di fermarsi sul più bello, soprattutto se, questa volta, la Coppa può permetterti di arrivare a giocare, nuovamente, contro club di Serie A...