Adesso ci vuole calma: l'obiettivo è recuperare serenità. Avanti una gara alla volta, senza pensare ad altro

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Non è facilissimo scrivere l'editoriale di oggi, visto il momento delicato in cui si trova in questo momento il Parma Calcio 1913. Un momento delicato su più fronti: la brutta sconfitta con l'Ancona ha infatti rivelato dei problemi che in passato si erano palesati soltanto fino a un certo punto, e al tempo stesso l'obiettivo principale di inizio stagione è sfumato. La promozione diretta, infatti, ha preso decisamente la strada di Venezia. Complimenti a loro, bisogna dirlo: hanno trovato quella continuità di rendimento che purtroppo i crociati non hanno mai avuto nel corso del campionato.

Come si reagisce a una situazione del genere? Probabilmente un addetto ai lavori risponderebbe, come tante volte abbiamo già sentito: "con il lavoro in allenamento". E, in parte, avrebbe ragione. Adesso però è giunto il momento di fare qualcosa di più: ci vuole calma, bisogna recuperare quella serenità che si è un po' persa. La sconfitta con l'Ancona, infatti, ha tradito una certa frenesia nel Parma, sottolineando con maggior foga gli stessi difetti che la squadra ha mostrato con altre squadre di lignaggio più basso. I punti persi con le medio-piccole gridano vendetta, perché sono quelli che hanno fatto perdere il campionato ai gialloblu.

Piangere sul latte versato, però, non serve: per riguadagnare calma e serenità, come abbiamo detto, bisogna estraniarsi dalle pressioni della piazza, dai risultati e dalla classifica. Non bisogna neanche pensare al secondo posto. Non c'è neanche troppo spazio per le analisi tecniche. La chiave di volta, insomma, sta nel lasciare da parte quello che è stato: svuotarsi, cercare di togliersi il peso di una stagione lunga e, per certi versi, deludente. I playoff sono un altro campionato, è bene saperlo, ma il Parma fa ancora in tempo ad arrivarci pronto e con il giusto spirito: è bene, però, non rimuginare troppo sugli errori, e ripartire con la stessa consapevolezza che ha animato i crociati capaci di sbancare l'Euganeo. Dopotutto è passata solo una settimana, quella squadra non può essersi dissolta.