ESCLUSIVA PARMALIVE - Chirico (Toro News): "Temo il centrocampo a cinque. Al posto di Cerci ci sarà Birsa"

"Bianchi al Parma? Vedo più vicina l'Atalanta"
09.03.2013 13:20 di  Daniele Longo   vedi letture
ESCLUSIVA PARMALIVE - Chirico (Toro News): "Temo il centrocampo a cinque. Al posto di Cerci ci sarà Birsa"

In vista della delicato match interno contro il Torino, le redazioni di ParmaLive.com e ToroNews.net, hanno deciso di scambiarsi qualche idea riguardo la gara di domani. Il collega redattore di Toro News Manolo Chirico, ci ha aiutato ad analizzare il momento dei granata e capire meglio che squadra ci troveremo di fronte domani pomeriggio. Noi restituiremo il favore sul portale granata tra qualche ora, quando le scelte di Donadoni appariranno più chiare, dopo la conferenza stampa. Ecco il pensiero del collega riguardo il momento dei piemontesi: 

Alla luce degli ultimi risultati, come arriva il Torino all'appuntamento del Tardini?
“Arriverà sicuramente con un bel carico d’entusiasmo, perché una vittoria al Tardini ci avvicinerebbe tantissimo all’obiettivo. Andresti a 35 punti prima di un tour de force importante con Juventus, Napoli, Lazio passando per il Bologna. Si andrebbe ad affrontare queste partite con un altro piglio, discorso diverso se vai a pareggiare. Il Torino ha fornito delle ottime prove in trasferta, come con l’Inter e a Bergamo, ma spesso  in casa ha avuto quasi paura di vincere come con il Palermo, dove a tratti ha giocato bene. Spesso si dà la colpa agli attaccanti ma io non sono d’accordo, noi abbiamo un attaccante da doppia cifra che è Rolando Bianchi, anche se in questo momento segna poco. La difficoltà per le punte sono gli esterni schierati a piedi invertiti, con i cross che arrivano spesso dietro. L’attaccante fa fatica, sono costretti a fare più movimento come per Barreto. Schemi che spesso non privilegiano la fase offensiva, si fa gol nelle poche occasioni da gol certe.”

Mancherà Cerci, chi parte favorito per la sua sostituzione? Quanto peserà l'assenza dell'ex viola?
“Diciamo che in questo momento Cerci dovrebbe giocare con la Primavera, per non perdere il ritmo gara in vista del derby. Pesante è pesante, come lo era l’assenza di Santana che rispetto all’ex viola era riuscito ad entrare prima in forma. Sicuramente il loro gioco è fondamentale, garantiscono assist e gol e il Toro potrebbe far fatica senza. Cerci si sacrifica meno rispetto a Santana ma è decisivo nella trequarti avversaria. Io metterei sicuramente Stevanovic che ha caratteristiche simile ad Alessio, ha estro e intensità, ma credo che alla fine il mister si affiderà a Birsa. Dello sloveno piace la duttilità, è più ordinato, spesso gioca a sinistra ma essendo ambidestro può giocare anche a destra. Si era parlato anche di Menga, un ragazzo molto giovane ma dal grande talento. Difficile che Ventura lo lanci dal primo minuto, lui ama sorprendere ma per domenica non credo ci siano molte possibilità. Molte volte ci ha detto che deve lavorare, sta assimilando i movimenti senza palla perché già dispone di una grande tecnica e di un malizia agonistica che è sorprendente se si considera la giovane età.”

Ventura schiera i suoi con un 4-2-4 meno sbilanciato di quanto si poassa ipotizzare, infatti quella granata è una delle difese meno battute del campionato, specie in trasferta. Merito del lavoro degli esterni, che sono chiamati a un lavoro dispendioso?
“Merito più della mediana del Torino, credo che Gazzi abbia sbagliato un solo pallone in stagione con l’Inter all’andata. Certo, un errore madornale che ha spalancato la via della rete ai nerazzurri ma da quell’episodio non si contano più suoi errori. Chi gioca con lui ne guadagna in sicurezza, anche Brighi si può considerare il suo gregario pur arrivando da stagioni importanti con la Roma in Champions League. Il loro lavoro è fondamentale nell’economia del gioco. Dettano i tempi della squadra, non hanno piedi sopraffini da lanci millimetrici, ma danno ordine alla squadra garantendo il giusto equilibrio tra i reparti. Diciamo che fanno da collante tra difesa e centrocampo. Il lavoro degli esterni è fondamentale, perché tornano a dare una mano per poi ripartire bene. Sono molto ben coordinati con i terzini e qui si spiega il perché Darmian e Masiello giocano sempre da titolari. Hanno trovato un’intesa perfetta con le ali.”

Sul vostro sito avete lanciato un sondaggio su Rodriguez. Il centrale uruguaiano può mettere in discussione la titolarità di Glik e Ogbonna in vista del Parma?
“Non di Glik assolutamente. Ventura, a mio avviso, è un grande allenatore vecchio stampo che sa adattarsi alla perfezione ai dettami tattici degli avversari. Per una piazza ambiziosa come la nostra, che vive spesso anche di ricordi, è perfetto. Lui è stato molto chiaro sin dall’inzio, Rodriguez è il sostituto di Ogbonna, mentre Di Cesare di Glik. Non cambierebbe, salvo necessità, un mancino per un destro per non penalizzare la fase di rilancio dell’azione e di giro palla. Angelo Ogbonna è un capitale della società, oltre ad essere il nostro orgoglio e la nostra bandiera. Difficilmente Rodriguez, in questo momento potrebbe togliergli il posto nonostante le critiche ricevute per gli errori di Cagliari. E’ un capitale anche, purtroppo da piazzare, e non farlo giocare ora significa deprezzarlo di almeno 5 milioni. Lui ambisce a palcoscenici europei, ha sempre detto che vorrebbe giocare la Champions con il Toro ma difficilmente la società gli potrà assicurare queste ambizioni, legittime per un giocatore. Adesso quel che conta è stargli vicino, apprezzare quello ce riesce a fare di buono senza eccessive critiche.”

All'andata il Parma ottenne una vittoria netta e importante, ma non pienamente meritata. Secondo lei questo aspetta contribuirà a caricare il Torino domani pomeriggio?
“Spero per il Toro di sì anche se preferirei in realtà che vada con la testa libera. All’andata perdemmo nettamente ma furono decisivi alcuni episodi come l’espulsione immeritata di Sansone che rovinò la gara. Poi ci fu l’errore della nostra retroguardia sul gol dell’altro Sansone a come ciliegina sulla torta il gol di testa di Amauri che qui non è visto molto bene per i suoi trascorsi alla Juventus. Ricordo delle dichiarazioni, forse un po’ ingenue, di Brighi a fine gara che rimarcò quanto mancasse un’attaccante proprio alla Amauri, un errore grave dirlo proprio dopo quella gara. Ma credo che sia stata solo un’ingenuità perché il Toro ha l’attaccante con quelle caratteristiche che è Bianchi. Ci sono diversi tabù da sfatare: Ventura non ha mai vinto al Tardini e nemmeno contro Donadoni che allo stesso tempo ha vinto solo una volta contro i granata. Spero che vada in campo rilassato, consapevole che non è lì che si gioca la salvezza, obiettivo ormai molto vicino. Ci saranno anche altre gare alla nostra portata per archiviare il disccorso.”

All'andata la gara fu sbloccata da Nicola Sansone che domani non ci sarà. Chi diventa dunque il pericolo numero 1 per la difesa granata?
“Secondo me il pericolo principale, data l’assenza di Sansone e quella probabile di Belfodil, può essere il centrocampo a cinque. Noi abbiamo sempre sofferto o con squadre che schierano il trequartista o con chi gioca con quel modulo. Avendo una mediana fatta di solo due giocatori, soffriamo quando gli avversari propongono offensive ordinate con cinque uomini. Le gare con il Cagliari e dell’andata con l’Inter ne sono da esempio.”

In settimana l'agente di Rolando Bianchi ha rivelato un forte interesse del Parma nei suoi riguardi. Pensa siano voci destabilizzanti visto l'imminente scontro o il centravanti potrebbe davvero trasferirsi in Emilia a giugno?
“Il Parma è stato sempre un vecchio pallino, se ne parla da tanti anni. Credo che in questo momento l’Atalanta sia in vantaggio anche se è ancora presto per parlarne. Resto convinto che se la società si avvicinasse alle richieste, il giocatore non avrebbe esitazioni a rimanere qui. Il problema è che siamo quasi alla commedia dell’assurdo, il presidente spesso ha lanciato messaggi di riavvicinamento ma questo incontro alla fine non c’è stato e non ci si è mossi di un millimetro. Il ds non ne parla perché questa rimane una faccenda del presidente, che ama molto Rolando come giocatore. L’ha voluto lui in prima persona, gli ha rinnovato il contratto ai tempi della serie cadetta e adesso spetta a lui fare un passo in avanti. E’ un attaccante maturo molto importante per noi, è normale che riceva tante offerte. Personalmente sono pessimista riguardo una sua permanenza, ma spero che rimanga.”

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