Focus - 13 gol nelle prime 8: mai così prolifici dai tempi di Adriano

25.10.2019 17:32 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Focus - 13 gol nelle prime 8: mai così prolifici dai tempi di Adriano

Uno degli aspetti migliori del Parma in questo primo scorcio di stagione è rappresentato dall'efficacia sotto porta. Lo dicono i numeri: in queste prime otto giornate, i crociati hanno realizzato ben 13 gol. Per tornare ad un avvio di campionato più prolifico bisogna tornare alla stagione della Serie D (2015-2016, con i crociati capaci di realizzare 18 gol). Considerando solo le stagioni nella massima serie, tuttavia, la statistica diventa decisamente più significativa. In tal caso bisogna infatti arretrare fino alla stagione 2003-2004, quando al centro dell'attacco del Parma c'era un giovane ma già devastante Adriano Leite Ribeiro.

IL PARMA DEI GIOVANI - Era un giovane Parma quello del 2003-2004, con un rampante Cesare Prandelli che sedeva sulla panchina crociata. Nonostante la discussa cessione in estate del romeno Adrian Mutu al Chelsea - che con Adriano componeva una perfetta coppia gol - il Parma puntò molto sulla verve del giovane brasiliano, che ripagherà la fiducia dei gialloblu. Il carioca, che poi a gennaio passerà all'Inter, era affiancato da un terzetto di trequartisti che nel 4-2-3-1 di Prandelli coadiuvava il gioco offensivo: c'era Morfeo a dirigere dietro l'unica punta, con Bresciano e uno tra Marchionni e il giapponese Nakata sulle fasce. Non dimentichiamoci poi di Alberto Gilardino, anche lui come Adriano classe '82: sarà proprio l'attaccante biellese, dopo il rientro del brasiliano all'Inter, a caricarsi la squadra sulle spalle portandola al quinto posto finale a suon di gol. Nelle prime otto giornate, quel Parma fu capace di realizzare ben 16 gol, tutti distribuiti tra i suoi giocatori offensivi (attaccanti e trequartisti): assoluto mattatore Adriano, che mise la firma su 7 di quei gol, poi a seguire l'australiano Bresciano (3 gol) davanti a Gilardino, Morfeo e Marchionni (2).

KULUSEVSKI IL FARO - Il Parma 2019-2020 targato Roberto D'Aversa è una squadra decisamente diversa, nonostante un sistema di gioco apparentemente simile (4-3-3). Pur avendo leggermente mutato pelle rispetto alla squadra tutta contropiede dello scorso anno, è un Parma che tutt'ora riesce a essere molto pericoloso in ripartenza, grazie a un bel gioco corale (lo abbiamo visto con il Genoa) e soprattutto con gli inserimenti dei centrocampisti. I gol messi a segno da Kucka, Barillà e addirittura da un difensore come Gagliolo (in rete contro l'Udinese dopo un inserimento offensivo) sono un chiaro segnale di ciò. In questo momento, il posto di Adriano in veste di goleador è stato preso in modo abbastanza sorprendente dal danese Cornelius: delle sue quattro reti, tre sono arrivate contro il Genoa. La sorpresa maggiore di questo avvio di stagione è però certamente lo svedese Kulusevski, che, facendo un paragone con il 2003 per numero di reti e importanza tattica, può ricordare Bresciano, sebbene le differenze tra i due siano numerose. Entrambi però possono vantare una certa duttilità, perché se ricordate anche l'australiano era in grado di giocare in fascia così come da mezzala pura, sia da trequartista. A segno sono andati anche i grandi protagonisti della scorsa stagione, Inglese (2) e Gervinho (1), che avranno sicuramente modo di segnare e farci divertire ancora nel prosieguo della stagione.