Bonazzoli: "All'andata ha inciso l'espulsione di Hernani, il Parma ci ha messo sotto anche in dieci"

25.04.2024 10:53 di  Tommaso Rocca   vedi letture
Bonazzoli: "All'andata ha inciso l'espulsione di Hernani, il Parma ci ha messo sotto anche in dieci"
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© foto di Federico De Luca

Emiliano Bonazzoli è uno dei doppi ex del confronto tra Parma e Lecco. L'ex attaccante, protagonista nella vittoria dell'ultima Coppa Italia del club ducale, ora ha intrapreso la carriera da allenatore e la sua prima esperienza è stata proprio a Lecco in questa stagione. All'andata c'era lui alla guida della formazione blu-celeste, capace di sconfiggere i crociati nella gara disputata al Turina, salvo poi venire esonerato dal presidente Di Nunno in uno dei tanti cambi di guida tecnica. Bonazzoli è intervenuto ai microfoni di PianetaSerieB.com, per presentare il match di sabato:

Sulla gara d'andata: “Il campionato di Serie B è un po’ strano, non è scontato che la prima in classifica riesca a battere l’ultima. Noi col Parma siamo stati anche avvantaggiati dall’espulsione di Hernani, giocare con un uomo in meno per 60-70′ è tosta. A proposito del Parma, non dico nulla (ride, ndr), ma parliamo di un progetto che va avanti da tre anni, l’ossatura della squadra è rimasta più o meno lo stessa, a parte qualche inserimento per colmare qualche lacuna. Quest’anno sta raccogliendo i frutti. Eravamo in un buon momento di forma, abbiamo cercato di proporre quello che sapevamo fare meglio, di ripartire, siamo stati bravi a non buttarci giù dopo il primo goal del Parma, a sfruttare due palle inattive e a concludere in vantaggio il primo tempo. Nel secondo tempo abbiamo visto un Parma molto più arrembante nonostante l’inferiorità numerica, ma siamo stati bravi e fortunati a trovare il gol del 3-1 con Lepore. La seconda rete degli avversari nasce da una nostra ingenuità, il Parma ha dato comunque l’idea di essere una squadra veramente forte perché ci ha messo sotto anche con uomo in meno“.

Sulla sua esperienza in maglia crociata: “Io partirei dalla vittoria della Coppa Italia che è l’unico trofeo, l’unica Coppa che ho vinto in carriera, a parte i campionati (con Brescia e Cittadella, ndr). Un anno e mezzo con alti e bassi perché ho fatto ritiro, sono andato all’Hellas, poi sono tornato e abbiamo fatto un campionato non all’altezza di quel Parma (10° posto finale, ndr). Un campionato tribolato dove abbiamo cambiato tre allenatori, ma siamo riusciti comunque a conquistare un trofeo importante. Giocavo più in Coppa Uefa e in Coppa Italia che in campionato, anche perché davanti a me avevo giocatori come Di Vaio e Milosevic. E poi gli ultimi sei mesi con la gestione Prandelli partivo spesso dalla panchina e a gennaio ho deciso di andare a giocare con più continuità alla Reggina“.

Sulla lotta promozione: "Il Parma l’ho sempre visto come potenziale vincitore del campionato e subito dietro la Cremonese perché era chiara la volontà della società di tornare subito in Serie A. Il Palermo non ha avuto continuità di risultati ed equilibrio in difesa. Il Como dopo l’acquisto di Strefezza ha dato una sterzata, ha fatto capire di voler vincere il campionato, anche perché le possibilità economiche le ha. Parliamo di una società che in futuro vuol fare le cose in grande, ha cambiato un allenatore che stava facendo bene, sostituendolo con un nome importante come Fabregas. I campionati non sono tutti uguali, quest’anno ci sono molte più squadre che ambiscono ad arrivare ai play-off e a vincere, Cremonese, Palermo, Como. Il Como ha dei proprietari ricchissimi, stanno costruendo una squadra con giocatori che scendono dalla Serie A e daranno filo da torcere fino alla fine. Il Palermo ha fatto degli acquisti importanti a gennaio, il Catanzaro è lì ma se la gioca, è più spensierato e sereno perchè non ha nulla da perdere e questo gli permette di proporre il bel gioco di Vivarini. Il Parma purtroppo deve affrontare un mini-tour de force nell’ultimo mese".