D'Aversa-Parma, addio fisiologico ma tempi sbagliati. Tra tante incognite e novità, l'unica certezza è ancora e sempre Lucarelli

22.08.2020 16:37 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
D'Aversa-Parma, addio fisiologico ma tempi sbagliati. Tra tante incognite e novità, l'unica certezza è ancora e sempre Lucarelli
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Che Roberto D'Aversa potesse lasciare il Parma dopo due storiche promozioni e altrettante, preziosissime salvezze in A era tutto sommato prevedibile. Il Parma infatti non poteva garantirgli un ulteriore innalzamento dell'asticella e, dal canto suo, il tecnico abruzzese, con le motivazioni crollate al minimo storico, non poteva dare di più alla squadra. Giusto, dunque, lasciarsi se non c'erano più le condizioni per andare avanti. Ciò che lascia un po' più perplessi sono però i tempi dell'addio: che cosa è cambiato rispetto a sabato scorso quando sembrava si fosse trovato l'accordo tra le parti per proseguire assieme? Perché optare per la separazione proprio a pochissimi giorni dal ritiro? Sono questi gli interrogativi che ci poniamo in queste febbrili ore e che ci fanno pensare come questo divorzio sia sacrosanto ma allo stesso tempo avvenuto con almeno 7-10 giorni di ritardo.



Tra tante novità e incognite, l'unica certezza, l'unico trait d'union tra il nuovo e il vecchio Parma, rimane ancora e sempre lui, Alessandro Lucarelli. Era stato così ai tempi del fallimento, quando il Capitano, con un grande atto d'amore, decise di scendere nell'Inferno della D col club emiliano. Ed è così anche stavolta, col neo responsabile dell'area tecnica che avrà un ruolo fondamentale per cercare di rinnovare e ringiovanire questo Parma, ma senza far perdere alla squadra l'identità, il senso d'appartenenza e l'attaccamento ai colori che hanno caratterizzato la rinascita cominciata nel settembre del 2015 sul campo dell'Arzignano.