Giordano a PL: "Mai incontrato Tavecchio, Corrado non c'entra col fondo. L'asta del 9? Non capisco il rinvio"

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28.05.2015 19:40 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
Giordano a PL: "Mai incontrato Tavecchio, Corrado non c'entra col fondo. L'asta del 9? Non capisco il rinvio"

Intervenuto nuovamente ai microfoni di ParmaLive.com, l'avvocato Fabio Giordano, il quale cura gli interessi di un gruppo americano che vorrebbe investire nel club gialloblù, ha commentato a caldo la decisione del Giudice Delegato Rogato di indire un'ultima asta per il prossimo 9 giugno: "Abbiamo il closing tra il 10 e il 12 giugno. Tornerò in America per sapere se loro hanno intenzione di operare tramite trattativa privata oppure se vogliono lasciar perdere. Certo è che, col passare del tempo, aumenta il malumore: i fondi non tengono i soldi congelati per fare le operazioni. Di solito investono quando c'è un rendimento del 15-20%. In questo caso non solo non c'è un rendimento, ma c'è anche tanta incertezza. Rimandare ulteriormente diventa un problema".

Come commenta la scelta di rinviare tutto al 9 giugno?
"Non cambierà nulla rispetto ad oggi, a meno che nel frattempo non ci sia stato un avvicinamento con altri. Per il resto, non capisco la motivazione del rinvio di altri quindici giorni, quando invece si sarebbe potuto chiudere tramite trattativa privata. La vedo difficile come situazione, ma non tanto per il versamento istantaneo, quanto per il futuro. Quando si è conclusa l'operazione con Taçi aveva senso investire, perché la squadra era in A, aveva un parco giocatori importanti, c'erano Collecchio e un brand importante che non era - mi passi il termine - "sbugiardato". Ma questa è una situazione differente. Ci sono incertezze anche di natura legale: non si riesce a capire se ci saranno strascichi rispetto al passato".

Per voi, quindi, dopo il rinvio non cambia nulla rispetto a ieri:
"Noi pensavamo che si chiudesse la partita attraverso trattativa privata. Visto il rinvio, aspetto che gli avvocati americani apprendano la notizia e mi dicano cosa ne pensano. Loro stanno lavorando".

Quella del 9 giugno è l'ultima chance per il Parma:
"Sarà anche l'ultima chance, ma secondo lei quale imprenditore, a meno che non abbia interessi di natura attiva lì a Parma, potrebbe effettuare un investimento simile per acquisire il club gialloblù? Non cambia nulla col taglio di altri 4-5 milioni del debito sportivo. Come ho già detto in precedenza, il problema non è il versamento di oggi, ma gli 80 cartellini da pagare il prossimo anno. Noi stiamo lavorando come dei pazzi per il Parma, ma non ci presenteremo all'asta".

C'è un legame tra il suo fondo e Giuseppe Corrado, amministratore delegato di The Space Cinema?
"Lui non c'entra. Il fondo con cui sto lavorando, a quattro mani con gli americani, opera nel settore immobiliare e fa finanza pura. Quindi nessun cinema coinvolto, assolutamente".

Il suo fondo c'entra invece qualcosa con quello citato da Tavecchio un paio di mesi fa?
"Magari fa riferimento al mio fondo, ma io non ho mai incontrato Tavecchio. Lavoro con tante persone facenti parte del mondo nel calcio, quindi ci sta che qualcuno gli abbia riferito qualcosa. In ogni caso, io non ho contatti diretti con lui".

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