La rivincita dei buoni. Lavoro e umiltà alla lunga pagano: è la domenica di Lauria e Sereni

02.05.2016 10:52 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
La rivincita dei buoni. Lavoro e umiltà alla lunga pagano: è la domenica di Lauria e Sereni
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Giovanni Padovani

C'è un tempo per ogni cosa. Uno per preparare con cura il terreno e un altro per raccogliere i meritati frutti del proprio lavoro. Lo sanno bene Fabio Lauria e Marcello Sereni, che dopo un'annata non proprio semplicissima, sotto vari aspetti, si sono tolti una bella soddisfazione nella penultima giornata di campionato, griffando, assieme all'habitué Melandri, la netta vittoria del Parma sul malcapitato Bellaria Igea Marina, ieri retrocesso matematicamente in Eccellenza. 

A dire il vero Lauria qualche soddisfazione se l'è tolta eccome quest'anno. Basti pensare alla rovesciata capolavoro al Manuzzi di Cesena, decisiva ai fini della rognosa gara col Romagna Centro, ma anche alle altre tre reti stagionali e alle tante belle prestazioni sfoderate, sempre sottolineate da mister Apolloni con dei bei complimenti. A mancargli sono state l'integrità fisica per tutta la stagione (ha dovuto saltare un bel po' di gare per infortunio) e le possibilità di mostrare con continuità le proprie potenzialità nel suo vero ruolo, quello di trequartista. Ostacoli non da poco, che però il giocatore campano ha sempre superato con professionalità, maturità e grande umiltà, dimostrando, come ribadito ieri dal tecnico crociato, di essere un grande uomo oltre che un ottimo atleta ("Fabio ha giocato spesso in un ruolo non suo, ma con grande impegno. Questo mi ha fatto capire il valore dell'uomo").

Molto più complicata è stata l'annata di Sereni, giocatore arrivato in estate dal Sassuolo con grandi aspettative e tanta voglia di far bene in una Prima Squadra di prestigio. Dopo un'ottima pre-season, nel corso della quale il ragazzo ha avuto modo di mettere in luce le proprie qualità, sono arrivati momenti difficili, forse dovuti al tramautico passaggio dal Settore Giovanile al calcio 'vero', quello dei grandi, senz'altro molto diverso per ritmi e pressioni rispetto a quello del campionato Primavera. Nonostante il gol stentasse ad arrivare e le prestazioni non fossero sempre ottimali, Apolloni, alla luce di quanto visto da agosto in poi in allenamento, ha sempre creduto in lui, gettandolo nella mischia anche nelle partite più complesse e senza il 'consenso' del pubblico. Ieri la rivincita dell'allenatore romano, ma soprattutto dell'attaccante esterno classe 1996, che ha vissuto la prima gioia in maglia crociata, mettendo a frutto tutti i sacrifici compiuti e l'impegno profuso durante tutto l'anno.