Frode fiscale Cesena Calcio: indagati Luca Mancini (presidente San Marino) e Giorgio Lugaresi

08.01.2016 12:08 di  Danilo Paniccia   vedi letture
Frode fiscale Cesena Calcio: indagati Luca Mancini (presidente San Marino) e Giorgio Lugaresi
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© foto di Marco Rossi/TuttoCesena.it

La Guardia di Finanza ha da poco chiuso l'indagine sul Cesena Calcio, ipotizzando una frode fiscale da oltre 11 milioni di Euro. Nell'inchiesta, coordinata dal procuratore di Forlì-Cesena Sergio Sottani, sono indagati ex ed attuali vertici della società oltre che imprenditori e commercialisti tra cui spicca l'attuale presidente bianconero: Giorgio Lugaresi. Non molto tempo fa, proprio Lugaresi aveva sparato a zero nei confronti del Parma e dei suoi tesserati in merito alla triste vicenda del fallimento dichiarando apertamente: "Non esistono innocenti". Nel registro degli indagati spicca inoltre anche il nome di Luca Mancini, attuale presidente del San Marino che milita nel Girone D di Serie D assieme al Parma ed all'epoca dei fatti contestati direttore generale del Cesena. Oltre ai due risultano indagati anche l'ex presidente dei romagnoli Igor Campedelli, il professionista Luca Leoni, gli imprenditori Potito Trovato e Coclite Mastrorazio. 

Come apprendiamo dalla redazione di Tuttocesena.it le accuse ipotizzate sono a vario titolo: riciclaggio, frode fiscale, associazione a delinquere finalizzata all'appropriazione indebita, simulazione di reato e falso in bilancio. Le accuse nei confronti degli indagati sono scaturite dall'analisi delle carte sequestrate nella sede del Cesena calcio nell'aprile del 2014. In totale un migliaio di faldoni contenenti documenti relativi agli apparati contabili di 25 società, e dagli accertamenti svolti su un centinaio di conti correnti bancari, anche di San Marino. Le verifiche, avrebbero consentito di accertare come le casse della società bianconera siano state svuotate attraverso la realizzazione di falsi contratti per fornitura di servizi, realizzazioni di lavori e consulenze, giustificati con fatture false per un totale di 7 milioni.    

Il manipolo, avrebbe costituito una vera e propria associazione. Approfittando quindi dei propri ruoli nel cuore della società avrebbe messo in atto una serie di raggiri contabili e amministrativi attraverso la creazione di documenti falsi, con l'obiettivo di realizzare indebiti risparmi d'imposta e creare fondi neri. Grazie alle rogatorie con San Marino, i finanzieri sono riusciti a seguire il flusso di denaro che una volta uscito dalle casse del Cesena Calcio e transitato sui conti riconducibili ad un imprenditore edile e alberghiero che li riciclava, finivano nei conti correnti personali di Campedelli o nelle casse delle società immobiliari a lui riconducibili.

Sempre secondo le indagini della Guardia di Finanza, l'attuale presidente del San Marino, Luca Mancini avrebbe avuto invece un altro ruolo. Dopo aver procurato finanziamenti alla società per milioni di euro, ha raggirato i soci con la complicità dell'ex presidente Campedelli, facendosi pagare per prestazioni professionali mai eseguite e intascando circa un milione di Euro. L'indagine consentirà ora alla Guardia di Finanza di avviare una serie di controlli fiscali per verificare i danni provocati all'erario, sotto forma di omesso pagamento delle imposte dirette o indirette.