Focus - Primo obiettivo stagione raggiunto: riduzione sostanziale dei costi

Per l'anno del centenario era stata fatta più di una eccezione, ora con l'addio di Ghirardi, la delusione europea e la crisi perdurante, il Parma ha proseguito nel proprio intento principale: riduzione sostanziale dei costi, raggiungendo l'obiettivo in pieno con la politica legata agli ingaggi. L'analisi di stamane della Gazzetta dello Sport parla chiaro, ma andiamo ad approfondire come e quando Leonardi e Preiti hanno lavorato per togliere a bilancio per nove milioni di euro lordi totali alla voce "stipendi". 

Ovviamente, gli addi di Gargano e Amauri hanno inciso parecchio nella diminuzione repentina raggiunta dalla dirigenza, anche se l'ingaggio di Cassano è aumentato leggermente a causa dei bonus raggiunti con assist, gol, obiettivi di squadra e Nazionale. Di poco superiore anche lo stipendio di Mirante, che ha ottenuto un meritatissimo rinnovo poco prima della chiusura del mercato. Via Okaka, Valdes, Rosi, ecco che le spese scendono di nuovo, specie se nuovi arrivi come Iacobucci, Jorquera, Ristovski, Coda, Bidaoui, Ghezzal, Rispoli e De Ceglie hanno pretese decisamente minori rispetto ai colleghi partiti. L'unica pecca è la mancata cessioni degli esuberi, che fanno aumentare di un po' il monte ingaggi e difficilmente saranno utilizzati dal tecnico, vista la presenza di ben 28 atleti in rosa. Ultima precisazione: all'appello manca Mariga, che essendo svincolato, reduce da tre infortuni gravi e da un contratto molto ricco con l'Inter, non dovrebbe chiedere la luna per la quarta occasione in maglia crociata.