Focus - La difesa a 3 è fuori moda?

La difesa a 3 non va più di moda. Come fa notare il Corriere dello Sport oggi in edicola, con l’esonero di Walter Mazzarri e l’arrivo di Roberto Mancini, anche l’Inter ha abbandonato il 3-5-2 che era tanto caro al tecnico toscano, seguendo un trend comune alle principali squadre europee e non solo. Il passaggio alla difesa a 4 imposto dal tecnico jesino rispecchia infatti il cambiamento avvenuto alla Juventus con l’arrivo di Allegri e l’abbandono del 3-5-2 di Conte (trapiantato poi in Nazionale). Anche l’Empoli affrontato dal Parma domenica gioca ad esempio con un collaudato e ormai popolare 4-3-1-2 che, grazie alla difesa a 4, nelle intenzioni di Sarri e non solo, dovrebbe garantire maggior imprevedibilità e consentire maggiore pericolosità offensiva, liberando gli esterni da obblighi di copertura.

Si potrebbe dire al riguardo che il Parma di Donadoni ha precorso i tempi in questo caso, la svolta nel gioco della squadra crociata avvenne prima col passaggio alla difesa a 4 e poi, soprattutto, con l’evolvere già nella scorsa stagione del 4-4-2 in un 4-3-3 con regista basso ed esterni d’attacco larghi e quasi in linea con i centrali di centrocampo, che insomma ora ricorda quasi un 4-3-2-1, quasi. I problemi di tenuta difensiva, per usare un eufemismo, accusati quest’anno dalla squadra di Donadoni hanno poi quasi costretto il tecnico bergamasco a cercare maggiore copertura nel 3-5-2, anche se con pochi risultati finora: visti i gol presi contro l’Empoli, la maggiore copertura sulle fasce sembrerebbe un po’ illusoria. Anche se, considerando la partita del Bayern Monaco a Roma con la grande intensità messa in campo dai tedeschi e il gioco di Guardiola che ricorda in modo preoccupante il “calcio totale”, anche il trend italiano sembra un po’ illusorio al momento…