Focus - 100 volte Donadoni: il tecnico che è entrato nella storia del Parma

23.09.2014 15:29 di  Redazione ParmaLive   vedi letture
Focus - 100 volte Donadoni: il tecnico che è entrato nella storia del Parma
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© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com

Con la vittoria a Verona, Roberto Donadoni ha festeggiato nel miglior modo possibile le sue 100 panchine in Serie A col Parma. Per lui nei due anni e mezzo in crociato 39 vittorie, 30 pareggi e 31 sconfitte, con un decimo, un ottavo e un sesto posto conquistati in classifica, anche se nel primo campionato la conduzione della squadra gli fu affidata solo da gennaio tuttavia. E' innegabile che il tecnico bergamasco sia l'allenatore più importante della nuova storia del Parma, quella con Ghirardi patron, ma anche analizzando la storia ultracentenaria del club la presenza di Donadoni spicca coi sui risultati e la sua longevità. Andiamo ad analizzare insieme quelli che sono stati i momenti più significativi della sua esperienza in crociato. 

LA GRANDE VITTORIA - Napoli-Parma 0-1 del 23 novembre 2013 è forse il simbolo della partita vinta dalla panchina: con una prova organizzata magistralmente dal tecnico bergamasco il Parma irretì ogni fonte di gioco azzurra agendo invece in contropiede per sfruttare le debolezze difensive partenopee. La gara non fu bella, tutt'altro, ma Donadoni riuscì a uscire vittorioso da uno degli stadi più complicati dell'intera Serie A, completando poi l'opera anche nella gara di ritorno. Decisa Cassano, con un'azione personale di alto livello che sfruttò però al massimo anche i movimenti di tutti i compagni a dettare il passaggio. Pochissime invece le azioni concesse alla formazione di Benitez, sconfitto su tutta la linea da un punto di vista tattico. 

LA PEGGIOR SCONFITTA - Un anno prima, forse la peggiore partita della sua intera stagione: sconfitta pesantissima e meritata all'Adriatico di Pescara, al cospetto di una squadra che sarebbe retrocessa con enorme anticipo a fine stagione. Dopo tre vittorie consecutive in una settimana, il tecnico sbaglia la formazione iniziale, gettando nella mischia dopo settimane di panchina Morrone, con Marchionni e Ninis lasciati a riposo. Davanti attacco leggerino, che paga l'inesperienza e la mancanza di kg. Abbruscato e Weiss puniscono le leggerezze del tecnico, che avrà comunque modo di rifarsi. 

LO SCATTO DEL GENIO - Lo spostamento di Jaime Valdes dalla fascia al centro del campo e del gioco rimane l'innovazione migliore della sua gestione, anche maggiore rispetto all'adattamento di Cassano come centravanti e di Marchionni alla regia, entrambe idee già messe in campo precedentemente da altri tecnici. Un'intuizione vincente per almeno un anno, una delle tante di un tecnico che ha fatto della fantasia e delle nuove idee il punto di forza della sua carriera da calciatore ma non solo. 

IL MODULO FLESSIBILE - 3-5-2 o 4-3-3? In alcuni momenti dell'anno scorso era impossibile da dire, o meglio, era facile dire che il tecnico sarebbe passato da un modulo all'altro durante la gara. Poi l'esplosione di Cassani come laterale di spinta ha convinto il tecnico a mettere da parte la difesa a tre e puntare tutto su uno schema più fisso, anche se le cose potrebbero cambiare a breve di nuovo.