Serve una scossa o i playoff saranno brevi. Il problema del tridente e la scoperta Edera: come sfruttarlo

22.05.2017 14:36 di  Simone Lorini  Twitter:    vedi letture
Serve una scossa o i playoff saranno brevi. Il problema del tridente e la scoperta Edera: come sfruttarlo
© foto di Alberto Porti/ParmaLive.com

E' triste e preoccupante constatare come le due settimane di stop non abbiano mutato di una virgola i problemi del Parma dell'ultimo mese, con la piccola eccezione del derby contro la Reggiana. Attacco opaco, "preso di mira" sia da D'Aversa che da Lucarelli nel post-partita, fase difensiva attenta ma che con un singolo errore rischia di causare l'episodio in grado di capovolgere la gara. E' accaduto nelle tre sconfitte di fila di marzo, per fortuna non si è ripetuto ieri. Una gara da un tiro in porta in 94 minuti non può però essere considerata un passo in avanti, non se si affrontano squadre dalla caratura e dall'ambizione così diverse come Piacenza e Parma. D'Aversa ha battezzato un modulo e un undici e non sembra intenzionato a muoversi dalle sue certezze: è evidente però come tutta la fase offensiva abbia bisogno di una scossa, per non rischiare di dipendere unicamente dalle giocate di Baraye, che tante volte ha tolto le castagne dal fuoco ma che non può essere l'unico pericolo per l'avversario. 

Parliamo dell'attacco, parliamo di Simone Edera, per quanto un singolo tiro non possa certo far gridare allo scandalo in merito ai 34 minuti fin qui giocati dall'attaccante ex Torino nella sua esperienza in Emilia. Arrivato per dare un'alternativa ad un attacco pronto a passare al tridente, situazione ampiamente verificata, non è mai entrato nelle rotazioni di D'Aversa, che spesso e volentieri ha puntato sull'eclettico Mazzocchi o persino sul cambio di modulo per ovviare alle assenze in fase avanzata del trio di titolarissimi Baraye-Calaiò-Nocciolini. E' proprio l'assenza di un'alternativa valida a preoccuparmi: se la partita ha bisogno di un ribaltone o il Parma deve mettere in campo forze fresche... di fatto non può farlo, avendo in campo tutti gli attaccanti di cui il tecnico ha mostrato di fidarsi. Ecco perchè, anche con una condizione imperfetta ed una vena realizzativa in costante descrescita, questo Parma non può fare a meno di Manuel Nocciolini. O forse sì? Edera ha dato una prima risposta a Piacenza, ora speriamo di vederlo un po' più spesso messo alla prova.