La lettera di Apolloni e degli ex dirigenti pone dei dubbi: qual è il significato di "calcio biologico"?

23.11.2016 10:40 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
La lettera di Apolloni e degli ex dirigenti pone dei dubbi: qual è il significato di "calcio biologico"?
© foto di Giovanni Padovani/ParmaLive.com

Nella serata di ieri si è consumato un terremoto nel Parma, un sisma che, francamente, non mi sarei mai aspettato. Un autentico repulisti generale: via Apolloni, Galassi e Minotti, esonerati, e anche il presidente Scala, tra l'altro nel giorno del suo sessantanovesimo compleanno, ha deciso di farsi da parte, dando le dimissioni. Del resto, la dirigenza ha sempre difeso Apolloni a tal punto da affermare, in più di una circostanza, che, con l'esonero del mister, sarebbero andati via tutti. E proprio questo è lo scenario che si è consumato, con il Parma che ora dovrà ricostruire completamente il profilo dirigenziale. Sono già stati fatti molti nomi in questo senso, nomi di categoria superiore, che avranno il compito di raddrizzare le cose in casa gialloblu. Per sapere chi saranno i successori di Apolloni e degli altri bisognerà attendere un po', tanto che in panchina ad Ancona dovrebbe toccare a Stefano Morrone per il suo esordio su una panchina professionistica, stando a quanto affermato ieri da Sky. Ma non è questo ciò di cui volevo parlare.

Mi ha colpito, infatti, la lettera aperta che i quattro hanno scritto, in cui hanno commentato la decisione della società. Non è una lettera qualunque: sono stati sollevati, infatti, alcuni quesiti interessanti, ai quali magari risponderà lo stesso Marco Ferrari nella conferenza stampa che andrà in scena tra pochissimo. Fa molto riflettere, secondo me, la seguente affermazione: "Siamo tuttavia sorpresi di questa decisione perché avevamo la certezza di un progetto che si nutriva di logiche differenti da quelle dei risultati, dei social e dell'apparire. Avevamo sposato l'idea e i valori di una società che aveva dichiarato e si era impegnata pubblicamente a interpretare il proprio ruolo per "un calcio diverso", etico ed espressione della rinascita sportiva di una città, ma prendiamo atto di questo nuovo inaspettato atteggiamento".

Sembra un attacco pesante, perché mette in dubbio la stessa idea di "calcio biologico" che era stata paventata all'inizio della rinascita del Parma con la nuova proprietà. Probabilmente i quattro si aspettavano un progetto basato sulla continuità e sull'aspetto umano, e non sull'ossessione del risultato (aspetto specificato apertamente nella lettera), mentre invece la decisione dei sette soci va in controtendenza, dal momento che l'esonero di Apolloni, Galassi e Minotti arriva evidentemente per motivi legati ai risultati, all'aspetto tecnico, al mercato condotto in estate. Insomma, a questo punto ci chiediamo: cosa significa davvero "calcio biologico"? Ha senso parlarne ancora, o era solo una frase a effetto? Aspettiamo le parole di Ferrari per capire quale sarà la posizione della società in proposito.