Inizio al top con sei punti: si può e si deve migliorare, ma la situazione è incoraggiante

06.09.2017 22:00 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Inizio al top con sei punti: si può e si deve migliorare, ma la situazione è incoraggiante
© foto di Alberto Porti/ParmaLive.com

Si avvicina la gara con il Brescia, che per il Parma è il terzo appuntamento stagionale con la Serie B. Una Serie B che, sinora, ha regalato due gioie su due alla squadra di mister D'Aversa, capace di imporsi nelle prime due gare con l'identico punteggio di 1-0. Un inizio al top dunque, dove ci sono da segnalare cose che hanno funzionato e altre che hanno funzionato meno. Vediamo di fare un punto della situazione.

Innanzitutto, è di fondamentale importanza non aver preso gol. E' vero, poteva starci un rigore per il Novara, così come è vero che i piemontesi hanno colpito due traverse (anche se non clamorose: una era una punizione dalla distanza, nell'altra occasione è stata colpita la parte alta del legno). Tuttavia, pur con un pizzico di fortuna, non si può negare che la difesa abbia funzionato, sia quando il gioco della squadra è stato fluido, sia quando c'è stato da soffrire. Insomma, l'impressione è che il Parma, da un punto di vista difensivo, sia più che pronto per le zone alte della classifica.

Discorso un po' diverso per l'attacco, dal momento che, soprattutto all'esordio contro la Cremonese, il Parma ha sprecato molto: contro i grigiorossi è innegabile che il primo tempo si sarebbe potuto chiudere con almeno due gol di scarto. Insomma, è una squadra che dovrebbe imparare a essere più cinica e a chiudere prima le partite: non si può rischiare di giocare tutto il secondo tempo arroccati in difesa per proteggere una sola rete di vantaggio. Detto questo, però, dobbiamo mettere in conto un'altra cosa: se il Parma non è stato brillantissimo, ricordiamoci che l'anno scorso ha terminato la stagione per ultimo, iniziando la preparazione del nuovo anno, giocoforza, per ultimo. Questa considerazione non vuole essere un alibi per giustificare un possibile calo fisico nella ripresa, o una brillantezza sotto porta non al top: al contrario, con questo aspetto vorrei sottolineare come questi punti siano effettivamente importanti, ora che non si è ancora a pieno regime. Per questo c'è da essere ottimisti: gli aspetti negativi visti in queste prime due giornate saranno sicuramente limate, e già contro il Brescia vedremo un Parma migliore sotto questi profili.

Chiudiamo con i singoli: ancora non abbiamo avuto il piacere di vedere tutti i nuovi (Siligardi e Ceravolo scalpitano, Di Gaudio ha potuto disputare solo pochi minuti), ma a centrocampo ci sono già due certezze, che sono Dezi e Barillà. Il primo è un autentico tuttofare che ha dimostrato il suo valore già all'esordio, il secondo un vero motorino di centrocampo che si è già ben integrato nei meccanismi della catena di sinistra. E non sottovaluterei neanche il nuovo impiego di Munari lì davanti alla difesa: una soluzione interessante, certo più difensiva rispetto a un regista come Scozzarella, ma che può risultare molto efficace, soprattutto in un certo tipo di partite.

Insomma, forse nella lotta alla promozione, almeno sulla carta, qualche squadra più attrezzata del Parma c'è (Palermo su tutte). Per quanto visto finora, però, si può essere moderatamente ottimisti in vista del futuro, a partire dalla gara di domenica con il Brescia.