In prestito o definitive, le uscite peseranno sulle casse ducali: "colpa" della troppa serietà ducale

30.01.2018 20:01 di  Sebastian Donzella   vedi letture
In prestito o definitive, le uscite peseranno sulle casse ducali: "colpa" della troppa serietà ducale
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Nessuno vuole andare via da Parma e dal Parma. Ma proprio nessuno. Né chi ha giocato 20 partite né chi, al massimo, ha raggranellato 20 minuti. Il motivo è presto detto: il club ducale, in un calcio pieno di scandali e di problemi economici, è troppo serio. Intendiamoci, il vecchio Parma ha contribuito a creare tanti problemi al pallone nostrano, è bene non dimenticarlo. Ma la nuova società, in salute e sempre puntuale nelle scadenze, è un vanto per l'attuale mondo del professionismo italico.

Il problema, però, sorge in fase di mercato. Non per gli acquisti, visto che un pensierino al gialloblù tutti, più o meno, lo fanno. Ma per le cessioni. Chi ha un contratto in essere con i ducali non si sogna minimamente di stracciarlo. A meno che non arrivi una lauta buonuscita. Oppure, al massimo, può decidere di andare in prestito. Ma anche lì, sorgono dei problemi, perché le società che acquisirebbero giocatori ducali a titolo temporaneo, ci provano comunque a farsi pagare una parte, se non tutto, l'ingaggio.

Il diesse Faggiano è navigato in categoria e sa che, in certi casi, essere troppo belli e troppo bravi può essere un problema. E quindi tante trattative in uscita si dilungano da giorni, se non da settimane, in attesa di trovare la sistemazione che riesca a soddisfare anche le casse parmigiane. Da qui al sovraffollamento in attacco il passo è breve: Baraye, Frediani, Siligardi e Calaiò gli indiziati a lasciare la casacca crociata, con il primo che però è benvoluto dalla piazza e ben visto dal tecnico, oltre che ampiamente utilizzato nella prima parte di stagione. Il secondo invece saluterà, in un modo o nell'altro, molto probabilmente in prestito. Sul terzo è calato il mistero: l'accordo col Brescia sembra ormai esserci da tempo immemore, ma la situazione continua a non sbloccarsi. Al punto che D'Aversa lo ha utilizzato a sorpresa nell'ultima sfida. Per l'Arciere, invece, sarà la voglia del Palermo a decidere il suo futuro. In gialloblù si è trovato benissimo ma il rosanero è una scelta di cuore.: il richiamo della tua città a volte può più di qualsiasi cosa.