Il ritorno di Siligardi e i troppi misteri di una settimana lunghissima (ma durata cinque giorni)

22.02.2018 22:27 di  Simone Lorini  Twitter:    vedi letture
Il ritorno di Siligardi e i troppi misteri di una settimana lunghissima (ma durata cinque giorni)
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Cinque giorni dopo la debacle, rieccoci qui, a ripartire da zero, o quasi. E' il crudele/dolce destino di chi si occupa di pallone, dall'esterno o dall'interno: quanto fatto la scorsa settimana non conta più, nel bene o nel male, e bisogna ripartire fortissimo per non commettere gli errori del passato. Errori capaci di allungare o accorciare il tempo, per uno strano effetto fantascientifico. Per il Parma la settimana è stata interminabile, ma se si guarda il calendario in effetti è durata appena cinque giorni, quelli passati dalla sconfitta di Empoli alla vigilia della sfida al Venezia. Si potrebbe parlare del "calcio" di Inzaghi, della rivalità coi lagunari, di tante altre belle cose ma la settimana è stata troppo pesante, troppo misteriosa, troppo ricca di silenzi per dedicarci al campo.

Il mistero del ritorno di Luca Siligardi in squadra mi ha lasciato davvero interdetto, ieri, al momento della lettura delle convocazioni: dell'ex Verona si erano perse le tracce sin dopo la chiusura del mercato, con tanto di ultima partita da titolare poco prima del gong. Poi l'annuncio di un addio in direzione Giappone, più nulla per due settimane e il clamoroso rientro in squadra. Boh, chi ci capisce è bravo. In bocca al lupo Luca, questi mesi non saranno affatto facili. 

Il mistero dell'asse Benevento-Parma: qui forse si potrebbe parlare più di sfortuna, ma a Benevento di certo non si lamentano e contano i soldi. Dopo quanto accaduto con Ceravolo, all'arrivo di Amato Ciciretti in molti avranno fatto gli scongiuri. Inutili perché dopo i fattacci primaverili, quando è accaduto al centravanti si è verificato esattamente in fotocopia con l'ex dieci delle Streghe. 

Il mistero di un tecnico non esonerato dopo uno 0-4 e più vicino alla C che alla A. Non ho mai nascosto la mia stima per un tecnico emergente (e non la rinnego certo ora), che il Parma ha preso in modo sorprendente e con l'obbligo di ottenere risultati immediati. Ci è riuscito con merito e buona sorte, ha avuto i correttivi richiesti durante tre mercati e una squadra che certamente non è inferiore alle big del campionato cadetto, ma allo scontro diretto decisivo (l'ennesimo perso) ne ha prese quattro. Esordio scontato? No, anche se dalla società assicurano che non è questione di soldi. La Ternana intanto ha preso De Canio, l'Ascoli Cosmi, etc etc. Ora il mister deve dimostrare che non è stata una scelta nel buio.