Grazie Ghirardi, ancora grazie... per la retrocessione e speriamo sia finita qui. Intanto i talenti fuggono

26.01.2015 15:09 di  Simone Lorini  Twitter:    vedi letture
Grazie Ghirardi, ancora grazie... per la retrocessione e speriamo sia finita qui. Intanto i talenti fuggono
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

"Il gruppo finanziario a cui abbiamo ceduto la Eventi Sportivi è molto solido. Li ho conosciuti di persona, il dottor Taci  è un amico e ha dimostrato di essere una persona seria e affidabile. E sono sicuro che in futuro i parmigiani mi ringrazieranno per questa cessione, oltre che per i risultati sportivi raggiunti in questi anni". Firmato, Tommaso Ghirardi, ex patron del Parma Football Club. E' vero, dobbiamo tanto all'imprenditore bresciano, soprattutto la retrocessione numero uno, quella avvenuta nel 2007-2008 e quella che avverrà a maggio prossimo, ormai ci sono pochi dubbi. Non si sa ancora come, ma l'abbandono della presidenza e la gestione scellerata della società nei mesi a seguire hanno portato il Parma ad essere per distacco la squadra peggiore della Serie A, tanto che la penultima è stata in grado di vincere due volte nell'intero campionato, entrambe contro i crociati, al gran completo persino. Grazie Ghirardi, perché gran parte del merito di queste 20 giornate di agonia e sofferenza, che purtroppo verranno prorogate ancora per 4 mesi, le dobbiamo a te e soprattutto grazie per averci consegnato ad un gruppo così solido e florido. Per questo dobbiamo fidarci della parola dell'ex presidente, visto che ad oggi ancora non sappiamo nulla di chi ci gestisce, se non il nome del presidente, Ermir Kodra. Un 29enne albanese che non ha mai visto una partita di pallone prima di una settimana fa con ogni probabilità. Bene, grazie, bis. Il gruppo è talmente solido che dopo aver mancato l'acquisto la prima volta, causando con la compartecipazione dell'abile Ghirardi una penalizzazione pesantissima in classifica, non ha ancora saldato un euro rispetto a quanto promesso e sbandierato ai quattro venti grazie a stampa nazionale e locale. La Serie B è certa... auspicabilmente. Perché le società che non pagano fornitori e stipendi non retrocedono, spariscono. Mi piacerebbe capire con quali garanzie e promesse sono stati portati a Parma Lila, Varela, Nocerino e Rodriguez, acquisti importanti ma tardivi, visto che non ci sono neanche i soldi per pagare gli emolumenti allo staff e a chi allo stipendio erogato dal Parma FC affida la propria vita di tutti i giorni. I bonifici bancari promessi settimane fa, sono svaniti nel nulla, come i sogni dei tifosi che dalla realtà dell'Europa ora vivono l'incubo di un nuovo fallimento. 

Intanto giovani ed esperti hanno capito che aria tira e visto il mancato pagamento degli stipendi che dura da mesi e a cui neanche il passaggio societaria ha risolto, hanno deciso di abbandonare la barca che affonda. Cassano lo ha fatto nel modo più mediatico possibile, aiutato anche dal Parma a dare risalto a questa querelle talmente ridicola che lo stesso barese ha poi vestito la maglia crociata solo due giorni dopo scendendo in campo al 46' contro il Cesena. E qui qualcuno mi deve spiegare perché la punizione di Cassano per la pessima figura fatta fare alla società sia durata un tempo o perché si riteneva che un Cassano ovviamente demotivato e furioso con la proprietà potesse risolvere i problemi della squadra nella gara più importante dell'anno. Jeraldino e Coric hanno seguito l'esempio e chiesto immediata rescissione del contratto: difficile non accontentarli, col Parma che perde due pilastri della Primavera a pochi giorni dall'inizio della Viareggio Cup. E se i prossimi fossero Josè Mauri o Alberto Cerri?