E' un Parma in cerca del suo centro di gravità permanente. Il Mantova come il Forlì: mai fidarsi delle squadre in difficoltà

19.10.2016 21:15 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
E' un Parma in cerca del suo centro di gravità permanente. Il Mantova come il Forlì: mai fidarsi delle squadre in difficoltà
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© foto di Giovanni Padovani

Siamo giunti a metà settimana ormai, e l'apprestarsi della decima di campionato ci proietta sempre più verso quella che sarà la sfida con il Mantova. Il Parma dunque sfida un'altra squadra che naviga nelle zone meno nobili della classifica, dopo aver affrontato il fanalino di coda Forlì. In un certo senso, questo è il momento migliore, per il Parma, per affrontare squadre simili: per citare Franco Battiato, la squadra crociata sta infatti ancora cercando il suo "centro di gravità permanente". L'identità del Parma di quest'anno non è ancora troppo marcata: non si è ancora capito se è una squadra da difesa a tre, se si è in grado di supportare la coppia offensiva Evacuo-Calaiò, e se alcuni giocatori possono effettivamente ricoprire il ruolo per il quale sono stati pensati (Baraye). E' un Parma, dunque, che pian piano sta ancora scoprendo se stesso: un aspetto che certamente preoccupa i tifosi, visto che ormai siamo nel bel mezzo del campionato, e il bel gioco fatica a vedersi. Probabilmente è proprio il Parma il primo avversario di se stesso, come anche affermato da Manuel Scavone immediatamente dopo la sconfitta con la FeralpiSalò. La vittoria con il Forlì, infatti, non è sufficiente per dimostrare il contrario: certo, per ora l'importante è vincere, ma l'aver subito tre gol dall'ultima in classifica (tutti nel primo tempo, per giunta) è un dato che ci fa capire come il paziente non sia ancora del tutto guarito.

Dicevamo, un'altra sfida a una squadra pericolante: se questo, come già spiegato, può essere un bene, al tempo stesso è una gara che nasconde delle insidie. Il Mantova certamente vorrà fare la sua gara al Tardini, e il Parma dovrà in tutti i modi cercare di stanare i virgiliani dal loro fortino, dato che inevitabilmente i lombardi giocheranno di rimessa. Memori della sfida con il Forlì, dove il primo tempo ha messo chiaramente in mostra le attuali deficienze della squadra crociata, il Parma dovrà fare in modo di smentire i critici. In primis, per recuperare punti sul piano del gioco e dell'approccio alla gara. E, in secondo luogo e cosa più importante, per recuperare autostima in vista di gare più importanti. Va detto che la mancanza di bel gioco non deve necessariamente spaventare: l'ultima stagione in Serie B della squadra gialloblu vide il Parma di Guidolin non esprimere un grandissimo gioco sotto il profilo della qualità, ma riusciva a essere molto efficace. Quello che è mancato, a tratti, in questa prima parte di stagione, è proprio l'efficacia. In particolare con la FeralpiSalò, dove la squadra è parsa veramente assente.

Nonostante tutti i problemi di questa prima parte di campionato, comunque, bisogna sottolineare come il Parma sia ancora lì con le primissime della classe: e questa deve essere una spinta in più, consci del fatto che, se questa squadra riuscirà a carburare davvero (cosa perfettamente nelle corde dei crociati), allora potrebbe non essercene per nessuno.