Buona la prima, la cura D'Aversa comincia a dare i suoi frutti. Nella giungla della Lega Pro prevale il 'cattivo': finalmente la squadra sembra averlo capito

09.12.2016 15:45 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
Buona la prima, la cura D'Aversa comincia a dare i suoi frutti. Nella giungla della Lega Pro prevale il 'cattivo': finalmente la squadra sembra averlo capito
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© foto di Federico Gaetano

No, il bel gioco ancora non si è visto, e comunque nessuno se lo aspettava. Non ieri. D’altronde Roberto D’Aversa è sulla panchina crociata soltanto da qualche giorno e non ha di certo la bacchetta magica per sistemare tutto in un lampo. L’ex tecnico della Virtus Lanciano è riuscito però a fare molto di più: trasmettere un po’ di sana cattiveria agonistica alla squadra, la quale sembra finalmente aver capito che non è più tempo di guardarsi allo specchio, ma che è necessario tirar fuori le unghie per farsi rispettare in quella affascinante giungla chiamata Lega Pro, dove a vincere non è il buono o il bello, bensì il ‘cattivo’.

Buona la prima, dunque, per D’Aversa, che ha davanti a sé ancora molta strada prima di arrivare al traguardo prefissatosi, ma che ha fatto il primo passo, quello per certi versi più complicato, mettendosi nelle migliori condizioni per proseguire serenamente il proprio cammino. Ha stupito la scelta di vedere Mazzocchi nell’inedito ruolo di terzino destro, ma evidentemente Messina non è ancora pronto per il grande salto, e comunque le scelte riguardanti l’undici iniziale hanno dato ampiamente ragione al neo allenatore gialloblù, il quale è riuscito in un solo colpo a conquistare una vittoria che mancava da oltre un mese e - dettaglio non trascurabile - a tornare in Emilia con 0 gol subiti: una rarità di questi tempi.

Le tante assenze in difesa preoccupavano un po’ i tifosi, e invece il reparto arretrato si è comportato egregiamente, spedendo prontamente al mittente le offensive (non proprio irresistibili, questo va detto) dei padroni di casa. Ha sorpreso e non poco la prestazione di Canini, che sembra aver tratto giovamento dalla presenza al suo fianco del rispolverato Saporetti, anch’egli - a sorpresa - uno dei migliori in campo del match. Bene anche il centrocampo, col prezioso lavoro di raccordo di Giorgino, la determinazione di un ritrovato Corapi e gli inserimenti letali di Scavone, ex dell’incontro che ha servito un cioccolatino per tempo a Nocciolini, il quale è riuscito a scartare e gustare solamente quello della ripresa, firmando la rete decisiva.