PL - Manfredini (Carlino): "La SPAL proverà a fare la partita, il Mazza può essere un fattore"

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04.10.2019 20:45 di  Niccolò Pasta  Twitter:    vedi letture
PL - Manfredini (Carlino): "La SPAL proverà a fare la partita, il Mazza può essere un fattore"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Intervistato dalla redazione di ParmaLive.com, il giornalista del Resto del Carlino ed esperto di SPAL Stefano Manfredini ha parlato della gara di domani, che vedrà affrontarsi SPAL e Parma, due squadre in momenti decisamente diversi:

Che partita dobbiamo aspettarci?
“E’ una partita che per la SPAL significa tanto perché ha già fallito nel turno infrasettimanale uno scontro diretto contro il Lecce in casa, perdendo a sorpresa. E’ stata una sconfitta molto pesante che ha complicato la classifica, perché con quei tre punti ipotetici andrebbe a quota 6 e la situazione sarebbe in linea con gli obiettivi. Gli unici tre punti sono stati conquistati in maniera particolare contro la Lazio, con un secondo tempo incredibile, mentre le gare che sulla carta erano più abbordabili come con Bologna e Sassuolo hanno lasciato tante perplessità. Si guarda con molta attesa a questa partita, anche perché poi ci sarà la sosta e arrivarci con tre punti in più sarebbe positivo. Sarà importante fare bottino pieno contro un Parma che arriverà a Ferrara dopo risultati importanti. Mi aspetto la SPAL che proverà a fare la partita anche per caratteristiche, provando a sfondare attraverso la manovra, il Parma me lo aspetto organizzato e pronto a colpire con i velocisti, che temiamo particolarmente”.

Semplici è a rischio esonero?
“In tutti questi campionati in Serie A ci sono stati momenti complicati simili a questo, più nel primo anno che l’anno scorso. Due anni fa a inizio girone di ritorno la SPAL era a -4 dal Crotone e in piena lotta per non retrocedere: Semplici fu confermato e sappiamo come sono andate le cose. Memori di questi ultimi anni, rinnovare la fiducia in Semplici ha sempre portato i suoi frutti e la società ci penserà su tantissimo prima di esonerarlo, anche se una sconfitta complicherebbe il prosieguo del campionato”.

Che scelte dobbiamo aspettarci? Si parla tanto di Floccari al fianco di Petagna...
“Il partner di Petagna è l’incognita principale anche perché nelle prime partite è stato schierato Di Francesco, che ha fatto anche abbastanza bene, però con il Lecce si è fatto male e lo si rivedrà dopo la sosta. C’è una corsa a tre fra Floccari, Moncini e Paloschi. Floccari è stato il trascinatore con un grande finale di stagione l’anno scorso, nonostante sia un ’81 e abbia già una certa età. Quest’anno contro il Lecce ha giocato lui con Petagna senza fare granché bene, la settimana scorsa ha giocato Moncini contro la Juve, manca giusto Paloschi per una chance, ma penso che parta Floccari anche per il suo saper giocare con la squadra. Paloschi è ormai ai margini, doveva partire in questo mercato ma non si sono trovate soluzioni, nonostante sia un calciatore da 50 gol in Serie A”.

Quanto stanno pesando le cessioni di Lazzari e Bonifazi e l’infortunio di Fares?
“Tantissimo, soprattutto Bonifazi perché la difesa era il punto di forza della SPAL. Manca molto, non è stato trovato un vero sostituto perché Tomovic non sta rendendo al massimo e il giovane Igor, alla prima esperienza in Italia, ha buone prospettive ma va aspettato. Sugli esterni ci sono state delle perdite pesanti: Lazzari era il giocatore che dava la scossa, faceva entrambe le fasi e Fares è stato sfortunato con l’infortunio nel pre-campionato, l’anno scorso fece un grande girone di ritorno. Inoltre anche D’Alessandro, che era un buon sostituto, si è rotto il crociato. Bisogna fare di necessità virtù. Kurtic non ha avuto problemi particolari, vive una fase altalenante ma la SPAL non può prescindere da lui, che deve tornare ad essere il leader dell’anno scorso”.

L’anno scorso la SPAL fece 6 punti su 6 con due gare differenti, a quale delle due partite sarà più simile quella di domani?
“L’andata dell’anno scorso fu molto particolare. Si giocava a Bologna, era la seconda giornata e il Parma era una squadra completamente nuova mentre la SPAL era consolidata. Fu una partita brutta, decisa da un super gol di Antenucci ma nel complesso non giocata bene. Il ritorno fu una partita dalle due facce, con il Parma che l’aveva in mano fino a metà secondo tempo e poi arrivò quella clamorosa rimonta della SPAL che svoltò la stagione e diede lo slancio. Me la aspetto diversa da entrambe le partite, mi aspetto una SPAL che prova a fare il gioco, anche perché tra le due è quella che deve vincere, ma contro un Parma che ha mezzi diversi e più consapevolezza e che fuori casa sa fare bene”.

Quali possono essere le chiavi della gara?
“L’atteggiamento della SPAL, che deve giocare con maggiore aggressività rispetto a questo inizio campionato, e soprattutto deve evitare errori gratuiti che sono costati tantissimi gol. Il Parma ha la sua chiave in quanto riuscirà a tenere in difesa e poi in Gervinho, che con la sua velocità può mettere in difficoltà chiunque e Inglese, che ha nella SPAL una delle vittime preferite”.

Colombarini ha chiamato a raccolta il pubblico, che fattore può essere il Mazza?
“Lo stadio è spesso stato determinante. E’ uno stadio molto vicino al campo, con la curva sempre esaurita che riesce a trascinare la squadra nei momenti difficili. Ce lo aspettiamo protagonista anche domani, anche se nell’ultima partita in casa contro il Lecce ha invitato giocatori a tirare fuori gli attributi”.

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