Pedullà: "L'abolizione delle comproprietà ha peggiorato le cose in casa Parma"

20.10.2014 20:51 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
Pedullà: "L'abolizione delle comproprietà ha peggiorato le cose in casa Parma"
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© foto di Federico De Luca

Tra le sorprese in negativo del campionato, c'è senza dubbio il Parma di Donadoni, al momento fanalino di coda del torneo. Il noto giornalista Alfredo Pedullà ha provato a spiegare i motivi della crisi crociata: "Tre punti sono una miseria e valgono ovviamente l'ultimo posto in classifica. Più che Parma sembra un Parmacotto, squadra in assoluta crisi d'identità e che paga fortemente il recente disimpegno di Ghirardi. Anche in presenza del presidente gran parte del lavoro veniva svolto da Pietro Leonardi con una partecipazione totale, gli altri problemi hanno acuito la crisi e condizionato molto le strategie. L'abolizione delle compartecipazioni ha peggiorato le cose, il Parma aveva fatto diversi investimenti in tal senso anche per migliorare il rapporto di collaborazione con diverse società amiche. Dopo è stato come ripartire da zero, con tutte le enormi difficoltà che ora il club sta scontando a caro prezzo.

E poi bisogna aggiungere l'involuzione di alcune pedine chiave, l'assenza di Biabiany, l'infortunio di Paletta e probabilmente il non eccessivo entusiasmo di Donadoni. Troppi allarmi, troppi buchi, scarse certezze. E una classifica che sta diventando sempre più brutta, il pacchiano errore di Mirante a Bergamo è forse la fotografia più fedele dell'attuale momento. Sembra Parmacotto, ma ora esiste il dovere di rialzarsi, magari arrivando vivi al mercato di gennaio. La stagione sembra una salita infinita, la rabbia dei tifosi è la sintesi del malcontento delle ultime ore, ma urge trovare una terapia. Mollare a fine ottobre, in assenza di totale autostima, sarebbe un delitto".