Oggi scadono i termini per la prima asta. Il Parma aspetta il petroliere

La notizia principale riportata dai giornali odierni riguarda la scadenza dei termini per la prima asta fallimentare. Chi vorrà acquistare il Parma alla prima asta, dovrà infatti presentare la propria offerta entro le 12 di oggi. Il destino della squadra crociata sarà finalmente noto nel giro di un mese circa: il 28 maggio è prevista l'ultima delle aste, la quale, se dovesse andare deserta, condannerebbe giocoforza i gialloblu all'oblio dei dilettanti. Per scongiurare questa ipotesi, serve che gli interessati mettano mano al portafoglio: il debito sportivo, attualmente sui 74 milioni, sarà ridotto grazie al lavoro dei curatori, ma rimarrà comunque una cifra piuttosto considerevole. Gli stessi curatori, comunque, hanno tranquillizzato l'ambiente, dicendo che sono arrivate diverse manifestazioni d'interesse: questo lascia presagire che ci siano spiragli importanti per l'acquisizione del club.

E' da ricordare, tuttavia, che molto difficilmente ci saranno offerte in questa prima asta, ma anche nella prossima: 20 milioni, prezzo base d'asta, sembra infatti una cifra eccessiva, contando anche, appunto, che si dovrà ripianare anche l'ingente debito sportivo. Probabile che la questione si risolverà con le ultime aste, forse proprio con quella del 28 maggio: ogni nuova asta infatti inizia con un prezzo ribassato del 25% rispetto a quella precedente, e questo significa che la gara del 28 maggio partirà da una base di 6 milioni di euro. Detto chiaro e tondo: chi volesse aggiudicarsi immediatamente il Parma, pagando la base d'asta per intero e mettendo 74 milioni di euro così, sull'unghia, per ripianare il debito sportivo, dovrebbe essere come minimo un magnate del petrolio con tanti soldi da buttare. E' altrettanto chiaro che i curatori fallimentari hanno il compito di garantire l'affidabilità del soggetto che acquisterà il Parma, quindi il pericolo di personaggi alla Manenti dovrebbe essere scongiurato.